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Scuola; Legge Gelmini, il giorno dello sciopero generale

Il giorno dopo l’approvazione al Senato del decreto Gelmini, è stato il giorno dello sciopero generale della scuola e della manifestazione nazionale a Roma, organizzata dai sindacati contro le politiche dell’istruzione del governo. E se a Roma, malgrado la pioggia, sono state oltre 800 mila le persone che hanno sfilato con ombrelli e poncho impermeabili forniti dagli organizzatori, manifestazioni e cortei di studenti e universitari si sono svolte in contemporanea in diverse città. Nella capitale il corteo principale, preceduto da un triplo cordone di forze di polizia, ha cominciato a muoversi alle 9 e un quarto da piazza Esedra, aperto da un camioncino che "sparava" musica a tutto volume e costellato da centinaia di palloncini colorati. Tanti gli slogan e gli striscioni: ”Gelmini: con te tre metri sotto terra”, "Tagli malefici" è la scritta che campeggia sotto una gigantesca silhouette del ministro Gelmini, raffigurata come una strega di Halloween? mentre tra i manifestanti c?era chi sfilava col lutto al braccio (Codacons e Covige, ovvero il comitato nazionale studenti, insegnanti e genitori vittime della Gelmini) e chi al ritmo delle nacchere a forma di manina (gadget della manifestazione). Intanto oltre venti web radio universitarie a reti unificate ? e tra queste quella dell?ateneo salernitano Unis@und – dalle 9 hanno dato voce a ciò che sta accadendo in atenei, scuole e piazze. Fino alle 12 su http://raduni.wordpress.com/ in onda una diretta a staffetta per raccontare e documentare i cortei, le manifestazioni e le assemblee in tutte le città italiane, oltre alle interviste ai docenti, ai presidi di facoltà, ai rappresentanti degli studenti. Salerno riferisce di aver invitato anche il ministro Gelmini. Un esperimento senza precedenti, che potrebbe diventare un numero zero per un nuovo format da replicare. Ma anche un’occasione per permettere all’Onda ? questo il nome del movimento studentesco 2008 – di prendere coscienza di se stessa. Di più: il web racconta che l?Onda sta gonfiando la rete italiana: si stima che nell’ultimo mese il volume di documenti pubblicati online sui siti studenteschi sia aumentato del 30%. Non solo su quelli istituzionali. Blog e social network come Facebook ? utilizzati per raccontarsi o ritrovare i vecchi amici ? sono diventati spazi per allargare il proprio giro virtuale e luoghi per prendere posizione. C’è un numero che più di altri dà la dimensione del fenomeno: la petizione «A favore dell’istruzione

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