Riaprono in questi giorni le scuole italiane. Peccato però che la maggior parte degli istituti presenti sul territorio dovrebbero chiudere immediatamente, perché poco sicuri e caratterizzati da strutture fatiscenti. Una recente indagine effettuata dall’INAIL ha evidenziato che, se nel 1997 gli infortuni denunciati che hanno visto coinvolti gli studenti sono stati 56 mila, nel 1999 si sono quasi raggiunti gli 80 mila. L’allarme viene anche dall’ISPESL, l’Istituto Superiore per la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro, che ha presentato lo scorso anno una allarmante ricerca fatta in tutta Italia sulle condizioni degli edifici delle scuole pubbliche.
Per il CODACONS il 70% degli istituti scolastici non è sicuro e rappresenta un potenziale rischio per la salute degli alunni. I punti deboli che caratterizzano 7 scuole su 10 sono:
- la mancanza del piano delle emergenze, delle squadre e del responsabile, di un sistema organizzato delle vie di fuga e della segnaletica;
- mancanza di illuminazione di emergenza;
- porte che si aprono in senso contrario a quello della via di fuga,
- controlli ASL mancanti;
- sale medicazione e cassette pronto soccorso non a norma;
- manutenzione irregolare degli impianti termici;
- vetri e vetrate non antischeggia, impianti elettrici e parafulmini non a norma e sprovvisti di certificazione.
Il CODACONS ha predisposto per docenti, alunni e genitori, un questionario da riempire e spedire al dirigente scolastico, (oltre che alle sede di Bari del Codacons), al fine di richiamare l’attenzione dello stesso sulle scarse condizioni di sicurezza della scuola che rappresenta. Il modello è presente sul sito dell’associazione (www.codacons.it) nell`area ?scuola sicura? all`indirizzo www.codacons.it/scuola/sicurezza_scuole_form.html.