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Sei appartamenti senza luce per 5 giorni. Il Codacons ricorre

Senza elettricità e in molti casi senza nemmeno la possibilità di cucinare. Perché diversi miniappartamenti del condominio di via Cotonificio 94 hanno la cucina elettrica. E così gli inquilini si sono dovuti arrangiare con candele e scaldando l’acqua dai vicini di casa.  Adesso l’incubo è finalmente finito, ma il proprietario dell’immobile, che si occupa anche dei pagamenti per la fornitura dell’energia attraverso una sua società, ha comunque deciso di rivolgersi al Codacons per denunciare l’accaduto.  «E’ inaccettabile che una società che fornisce un bene primario come quello dell’energia elettrica tenga per quasi una settimana sei famiglie senza corrente – attacca il referente del Codacons, Pierluigi Chiarla – Tutto è iniziato lunedì 6 ottobre quando a causa di alcuni ritardi nei pagamenti da parte del proprietario dell’immobile Lucio Cargnelutti dovuti a un fraintendimento nelle operazioni di passaggio da un gestore all’altro, l’azienda fornitrice ha deciso di interrompere il servizio. Nello stabile ci sono otto appartamenti e in sei di questi vivono delle famiglie alcune delle quali hanno anche dei bambini piccoli. Senza nessun preavviso le famiglie si sono ritrovate senza elettricità. Non appena Cargnelutti è stato messo al corrente dell’interruzione del servizio, ha chiarito il problema e ha immediatamente provveduto a pagare gli arretri inviando già lunedì pomeriggio un fax con la ricevuta del pagamento per chiedere il ripristino del servizio. Ma gli inquilini hanno dovuto aspettare altri cinque giorni. La corrente infatti è tornata solamente sabato».  Ed è proprio a causa di questo ritardo che il Codacons intende chiedere alla società un risarcimento.  «In teoria in caso di mancati pagamenti ci dovrebbe essere prima una riduzione dell’energia al 15% e poi l’interruzione, ma nessuno si è accorto della riduzione e improvvisamente la corrente è mancata – spiega il referente provinciale del Codacons, Nicola D’Andrea -. Quello che contestiamo però non è l’interruzione. E’ il ritardo con il quale si è provveduto a ripristinare il servizio. Secondo quanto scrive lo stesso fornitore dovrebbe passare un solo giorno, in pratica ne sono

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