SEMAFORI TAROCCATI: ECCO TUTTI I CASI IN CUI SI PUO’ CHIEDERE L’ANNULLAMENTO DELLE MULTE

Mentre prosegue l’inchiesta del PM Alfredo Robledo, a seguito dell’esposto del Codacons con il quale l’associazione aveva chiesto di ampliare l’indagine su diversi aspetti, tra i quali la durata esigua del giallo dei semafori, il Codacons invita chi ha preso una multa per un semavelox ad impugnarla presentando ricorso al Giudice di Pace.
Di seguito i casi nei quali si può chiedere l’annullamento:
1) Se avete preso la multa in uno dei Comuni coinvolti nell’indagine della Procura di Milano o di Verona.
2) Durata del giallo troppo breve. Secondo la nota del Ministero dei Trasporti Dipartimento per i Trasporti Terrestri, il giallo deve durare minimo 4 secondi con velocità di 50 Km/h e di 5 secondi con velocità di 70 Km/h. Se, quindi, la durata è inferiore, si può fare ricorso.
3) Luci poco visibili. Le luci del semaforo, ai sensi dell’art. 167 del regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada (DPR n. 495/1992), devono essere facilmente riconoscibili ad una distanza di avvistamento minimo pari a 75 metri.
4) Se non ci sono almeno due foto del vostro veicolo, una con il semaforo rosso e la macchina con tutte e 4 le ruote poste prima della linea di arresto ed una con il veicolo in mezzo all’incrocio.
5) Se non è segnalata la presenza della telecamera.
6) Se oltre al documentatore fotografico per le infrazioni ai semafori è installato anche un rilevatore della velocità che fa scattare il rosso una volta superato il limite di velocità;
7) Se l’impianto semaforico "attuato dal traffico" è fatto all’incontrario, ossia fa scattare il rosso quando le macchine stanno arrivando.
8) Se il semavelox non è stato omologato o non è stata eseguita una verifica ed una taratura periodica, solitamente annuale, come previsto nel decreto di omologazione.
Per valutare i singoli casi e ricevere eventuale assistenza legale è possibile fissare un appuntamento presso la sede Codacons più vicina contattando il numero unico 892007.