Site icon Codacons Lombardia

SENTENZA ASSURDA: ANZIANO DI MONZA VINCE CAUSA CONTRO ENEL ENERGIA, MA CI “RIMETTE” I SOLDI

COMUNICATO STAMPA DEL 13-04-12

 

SENTENZA ASSURDA: ANZIANO DI MONZA VINCE CAUSA CONTRO ENEL ENERGIA, MA CI “RIMETTE” I SOLDI

 

GIUDICI DI PACE COMPENSANO TROPPO SPESSO LE SPESE

 

ITALIA: PAESE DI NEGATA GIUSTIZIA

 

Un anziano di Monza ha vinto una causa contro Enel Energia, ma, praticamente, ci rimette i soldi. Ecco i fatti.  Titolare di una impresa, nel 2007 chiude il rapporto con Enel Energia e chiede la restituzione del deposito cauzionale, circa 1200 euro. Ma Enel Energia non li restituisce. Così procede con un avvocato a fare causa dinanzi ad un giudice di pace. Vince la causa, come era scontato che fosse e ottiene la restituzione della cauzione. Ma il giudice di pace, inspiegabilmente, non gli riconosce le spese legali, compensandole. In pratica l’avvocato se lo deve pagare lui, nonostante fosse evidente il torto di Enel Energia. Risultato: per riavere 1200 euro è costretto a spenderne 800 di avvocato e ad intraprendere una lotta durata ben 5 anni.

“E’ un caso assurdo, una violazione grave dei diritti del consumatore. Troppo spesso i giudici di pace compensano le spese, senza rendersi conto che non riconoscere le spese legali, specie nel caso di cause di piccolo valore, equivale ad una sconfitta, ad un diritto negato, a negata giustizia” ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli.

“Per questo in Italia la class action è uno strumento monco, essendo privo del danno punitivo.  Le banche, le assicurazioni, le compagnie telefoniche, quelle elettriche, le società di distribuzione del gas, tutti i colossi economici di questo Paese, hanno convenienza a resistere alle richieste dei consumatori, in primo luogo perché è meglio perdere cause da 10, 20 consumatori, invece di riconosce un diritto alla generalità dei clienti e poi perché anche quando perdono ci sono sentenze come queste che si limitano a far restituire il maltolto, senza punire realmente il colpevole. Le Authority italiane dormono, i politici difendono le banche invece dei loro clienti, come dimostra la vicenda delle commissioni di massimo scoperto. Insomma il quadro è desolante” ha concluso Donzelli.

Exit mobile version