Altro che tempesta in un bicchier d’acqua!! I consumatori rispondono alla Nestlè che oggi, attraverso il direttore esecutivo e presidente del gruppo Peter Brabeck, afferma che il latte che conteneva tracce di inchiostro usato nella stampa sulla confezione, “non costituisce alcun rischio per la salute“.
Vogliamo le prove di quanto afferma l’azienda ? attacca Intesaconsumatori ? che addirittura oggi in una pubblicità a pagina intera pubblicata sui quotidiani, sostiene che da analisi rigorose effettuate su dati disponibili, ottenute anche da enti indipendenti, ?non si ritiene che la presenza di ITX rilevata nei prodotti analizzati costituisca un rischio per la salute?.
Vogliamo le prove di quanto affermato dalla Nestlè ? proseguono ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI ? per questo l’azienda deve mettere immediatamente a disposizione dei consumatori, attraverso la pubblicazione su internet, i risultati delle analisi di cui parla, risultati che ovviamente verranno analizzati anche dai tecnici dell’Intesaconsumatori.
Ma la battaglia delle 4 associazioni in favore della salute dei cittadini non si ferma: dopo aver presentato un esposto a 102 Procure della Repubblica, ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI chiedono di estendere i controlli anche ad altri prodotti alimentari in commercio in Italia, il cui confezionamento sia identico o simile a quello del latte oggetto del sequestro, onde garantire la massima sicurezza per i consumatori.
La vicenda del latte Nestlè ? conclude l’Intesa ? dimostra come nel nostro paese sia quanto mai indispensabile creare una Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, che dovrebbe operare di concerto con quella di Parma e con le altre Istituzioni alimentari europee.