Prelievi Fraudolenti? Paga la Banca

(Arbitro Bancario Finanziario, Collegio di Milano, Decisione n. 15223/22)

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“Nel caso di somme indebitamente sottratte a seguito di operazioni di pagamento online disconosciute trova applicazione la disciplina del D. Lgs. 27/1/2010, n. 11 di recepimento della Direttiva europea sui servizi di pagamento, il cui art. 12, comma 2-bis stabilisce che “salvo il caso in cui abbia gito in modo fraudolento, il pagatore non sopporta alcuna perdita se il prestatore di servizi di pagamento non esige un’autenticazione forte del cliente”.

La fidanzata del ricorrente riceveva un messaggio da un numero apparentemente riconducibile alla propria Banca che segnalava un accesso anomalo al suo conto. Seguendo le indicazioni dell’operatrice della Banca si è recata ad uno sportello ATM e ha spostato i soldi su una carta intestata al ricorrente e, su richiesta dell’operatore bancario, ha comunicato il numero di conto e i dati della carta su cui era stato spostato il denaro.

Successivamente il ricorrente, si accorgeva che erano state effettuate 4 operazioni di pagamento di quasi € 3.000, e che l’sms e la chiamata erano in realtà stati effettuati da dei truffatori. Nel caso di specie, l’ABF di Milano, rilevando che non risultavano inviati l’SMS contenente l’OTP per ogni singola operazione effettuata contestata, ritiene che queste non possono dirsi correttamente autenticate e, pertanto, ha accolto il ricorso condannando la Banca a corrispondere alla parte ricorrente la somma di 2.900,00 euro.

Clicca qui per la pronuncia (Arbitro Bancario Finanziario, Collegio di Milano, Decisione n. 15223/22)

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