Sei salito su un treno che ha fatto più di due ore di ritardo. A causa di ciò hai perso una coincidenza e sei rimasto in una stazione sconosciuta per diverse ore della notte, senza assistenza, senza protezione dal freddo e senza un ricovero.
Hai subìto le conseguenze di stress e stanchezza e Trenitalia non ti ha dato neanche la possibilità di un servizio gratuito di ristoro per ripararti dal freddo. Al rientro ti sei presentato presso uno sportello della stazione treni per chiedere il rimborso e il risarcimento dei danni patiti, ma ti è stato detto che ti spetta soltanto il 50% del biglietto che hai acquistato.
Non darla vinta a Trenitalia! Rivolgiti a Codacons e ottieni il rimborso che ti spetta! Il nostro team di legali esaminerà il tuo caso e ti aiuterà a ottenere il rimborso e il risarcimento per la tua disavventura con il treno.
In ogni caso, è essenziale ed importante l’obbligo della comunicazione a bordo del treno in ritardo del diritto al bonus, e ciò al fine di mettere in condizione i consumatori di conoscere appieno i propri diritti e di saper come poterli esercitare.
Trenitalia prevede il rimborso anche per le ipotesi di aria condizionata non funzionante o di casi eccezionali, come neve e maltempo.
Se, invece, il vostro treno è stato cancellato, oppure il ritardo si protrae per oltre 60 minuti e non intendi partire utilizzando mezzi alternativi, hai diritto al rimborso totale del biglietto.
Lo stesso si verifica quando il consumatore non può iniziare il viaggio per le seguenti ipotesi:
Con l’entrata in vigore del Decreto Rilancio, il consumatore impossibilitato ad usufruire del viaggio a causa delle restrizioni in vigore, dovute dalla pandemia da covid-19, ha diritto ad ottenere il rimborso dei titoli di viaggio non fruiti, o, in alternativa, l’emissione di un voucher di pari importo utilizzabile entro i 18 mesi successivi.
Qualora il consumatore non utilizzi il voucher nei successivi 18 mesi, gli spetta comunque il rimborso! Analoghe considerazioni valgono con l’entrata in vigore del Decreto Ristori.
Se hai subito un danno in conseguenza del ritardo o della cancellazione del treno, puoi chiederne il risarcimento!
Sebbene ad oggi non è ammesso il risarcimento del danno non patrimoniale in conseguenza di ritardo o cancellazione del treno, è comunque possibile ottenere il risarcimento del danno patrimoniale subito.
Tuttavia, ai sensi della disciplina speciale dedicata al trasporto ferroviario, sono risarcibili soltanto i danni patrimoniali subiti dai passeggeri derivanti da ritardo, interruzioni o soppressioni che non siano estranei al trasporto ferroviario stesso.
Rivolgiti a Codacons e ottieni il risarcimento che ti spetta! Il nostro team di legali esaminerà il tuo caso e ti aiuterà a ottenere il rimborso e il risarcimento per la tua disavventura con il treno.
Nello specifico il Giudice di Pace riteneva che fosse dovuto il rimborso delle “spese vive” ossia di quelle sopportate a causa della soppressione del treno di cui ne era stata fornita la prova: biglietto del treno, parcheggio dell’auto, pedaggio autostradale e costo del carburante. D’altra parte, lo stesso Giudice ha affermato che non dovevano ritenersi dovute.
Al fine di richiedere il rimborso e/o risarcimento vi consigliamo di conservare sempre il biglietto del treno e le ricevute delle spese sostenute in conseguenza del disservizio.
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