L’unico ottimista è il presidente della Confcommercio capitolina, Cesare Pambianchi: «Finalmente sono arrivati i primi acquisti natalizi, a discapito di tutte le Cassandre che hanno fatto previsioni fosche». La temperatura è fredda. Ma c’è il sole: un eccellente viatico per uscire di casa. Lo sanno bene le strade della città, prese letteralmente d’assalto per questo lungo week-end di festa. Due chiacchiere, una lunga camminata, magari una cioccolata calda, ma di acquisti pochi. Anzi, per essere «precisi si registra un calo delle vendite attorno al 20%» denuncia il presidente Codacons, Carlo Rienzi. E lo confermano i vari negozianti presenti in una delle zone più commerciali della città, il centro tra via del Corso e Condotti, dove neanche la presenza dei turisti fa mutare il lungo pianto: «Ma lo vede? Guardano ma non toccano…» si rammarica il titolare davanti a una sua vetrina ben allestita con maglioni di cachemire e camicie griffate. «Stimiamo – continua Rienzi – che tra regali, addobbi per la casa, acquisti alimentari, ecc, i cittadini non supereranno la quota di 200 euro procapite». Come lui, stesso refrain da parte di Adusbef e Federconsumatori: «I negozi sono vuoti in tutta Italia, Roma compresa. Le spese di Natale si assesteranno a 6,5 miliardi di euro registrando un tonfo di oltre due miliardi rispetto agli anni passati». Ma c’è anche chi non ci sta. Chi alza la voce, ribalta le sorti, e dà dei menagramo a tutti: «Tanta gente affolla i negozi della Capitale, finalmente sono arrivati i primi acquisti natalizi – afferma il presidente della Confcommercio capitolina, Cesare Pambianchi -. A discapito di tutte le Cassandre che hanno fatto previsioni fosche che sembrano non avverarsi». Sarà. Comunque da giorni sono partite le e-mail private di molti grandi negozi che invitano i clienti ad approfittare di saldi privati. Mentre, alla luce del sole, sta crescendo la richiesta di anticipare i saldi, ufficiali, dal 3 gennaio a prima di Natale per permettere ai fruitori di spendere e ai negozi di fare un po’ di cassa.