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Si prepara la stangata d`autunno. Allarme dei consumatori

Raffiche di aumenti in vista al rientro dalle vacanze. Riscaldamento, libri, luce e gas, ma anche alimentari, nettezza urbana e Rcauto per un salasso che Adusbef e Federconsumatori stimano intorno ai 600 euro annui. Se già a luglio l`inflazione al 4,1%,ai massimi dal `96, e la spesa di tutti i giorni salita del 6,1% vi ha contorto lo stomaco, la prossima stangata vi darà il colpo di grazia. E anche se sono ormai anni che si ripete la tiritera dell“`autunno caldo“ ci rompe l`anima dover sganciare ancora 175-180 euro in più per il riscaldamento, altri 120 per gli alimentari, 90 per luce e gas a causa del caro-barile, che sì scende, ma resta ampiamente sopra i 100 dollari al barile. Settembre da sempre significa nuovo anno scolastico. E per le spese di libri, dizionari, squadre, cartelle e compassi le associazioni dei consumatori prevedono un aumento di 62 euro a famiglia. Da mettere in conto ci saranno poi i rialzi per la nettezza urbana (più 35 euro), per l`Rcauto (più 55 euro), per l`acqua (più 30 euro) e per i servizi bancari e finanziari (più 45 euro). Secondo il presidente dell`Adusbef, Elio Lannutti, “bisogna dare alle famiglie con un reddito sotto i 25mila euro annui, un bonus fiscale di almeno 1.500 euro. Non basta l`abolizione dell`Ici, servono manovre economiche che rilancino e mettano in moto l`economia. Il Governo ha dimostrato di andare a braccetto con le banche non abrogando, come promesso, il “pizzo“ della commissione di massimo scoperto“. Intanto la Coldiretti lancerà un piano contro l`aumento dei prezzi dei prodotti agroalimentari per rispondere alle esigenze sia degli agricoltori che dei consumatori. “Vogliamo affrontare l`emergenza inflazione – spiega il presidente Sergio Marini – con un piano che vede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), dai quali passa oltre il 40% dei mezzi tecnici, lo stoccaggio e la trasformazione dei prodotti, di CoopColdiretti e del sistema dei farmer`s market“, cioè la vendita diretta di frutta e verdura. “L`impennata dei prezzi – conclude – incide soprattutto su anziani soli e famiglie numerose con 3 o più figli, i segmenti di popolazione più sensibili agli effetti dell`inflazione (più 467 euro al mese)“. Alle prese con i prezzi folli di pane, pasta e carburante non stupisce che solo il 44% delle famiglie si sia concessa il lusso dello shopping durante i saldi. La stagione dei ribassi è stata un vero e proprio flop, con un calo delle vendite del 20% e con picchi addirittura del 50%. Secondo Adusbef e Federconsumatori “queste cifre palesano la stagnazione economica del Paese e le cause sono dovute alla perdita di potere d`acquisto“. “Oltre alla nostra richiesta di una completa liberalizzazione dei saldi – proseguono i presidenti – rivendichiamo ai commercianti un abbattimento dei prezzi anche per la stagione invernale di almeno il 15-20% e al governo di aumentare il potere di acquisto delle famiglie attraverso una riduzione del carico fiscale“. Per il Codacons “i dati relativi all`inflazione e al Pil prospettano un terribile autunno per le famiglie. Siamo pronti a dare battaglia e a realizzare con le associazioni di Intesa consumatori, un maxi sciopero della spesa“.

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