SI PROSPETTA UN INVERNO FREDDO CON IL CARO RISCALDAMENTO!

Per IntesaConsumatori ad aumentare in maniera spropositata, oltre ai prezzi di benzina e gasolio, sono anche i prezzi per il gasolio da riscaldamento, che incidono in maniera evidente sui bilanci familiari. Si profila pertanto un inverno freddo dovuto all’aumento del prezzo del combustibile salito vertiginosamente, da settembre 2003 ad oggi, di circa il 20% ( e cioè aumentando di 15 cent. in più al litro, dei quali 3 cent. a favore dell’erario ), mantenendo il triste e vergognoso primato di prezzo più elevato d’Europa.
I cittadini italiani, quindi, si troveranno a spendere in più 560 milioni di ? all’anno di cui 112 milioni di ? sempre in più per le tasse a causa delle mancate riforme del settore energetico ed in mancanza di interventi che servano a calmierare l’attuale situazione, quali quello di una riduzione dell’accisa di 4-5 cent. di ? come già proposto per benzina e gasolio per autotrazione.
In sostanza questo comporterà l’esborso da parte delle famiglie italiane, già tartassate pesantemente nel loro potere d’acquisto, di oltre 100? per riscaldare le proprie abitazioni. Questo è un ulteriore motivo per promuovere lo sciopero della spesa il prossimo 16 settembre, manifestazione in appoggio della quale stanno arrivando numerose adesioni.
Partiti politici, associazioni di consumatori, sindacati, associazioni di volontariato, organizzazioni di produttori agricoli e comitati spontanei di cittadini hanno infatti già comunicato l’adesione alla protesta indetta da Intesaconsumatori. ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI invitano le associazioni e le organizzazioni di tutta Italia a far pervenire all’Intesa, entro il 13 settembre, le adesioni allo sciopero, che verranno rese note il giorno 13 nel corso della conferenza stampa indetta dall’Intesa.