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Si va avanti fino al 15 marzo, giro d’affari stimato circa 200 milioni

 Palermo. Al via ieri in Sicilia i saldi invernali, tanto aspettati sia da chi compra sia da chi vende. Fino al 15 marzo i commercianti cercheranno di recuperare i mancati introiti dovuti alla crisi economica che ha provocato la contrazione dei consumi. Il giro d’affari stimato nell’isola è di circa 200 milioni di euro, con una spesa media calcolata dalla Cidec di circa 250, in linea con le previsioni della Confcommercio. A Palermo, a Catania e nelle altre città i piccoli negozi ma anche i centri commerciali pubblicizzano i saldi nelle vetrine, con punte fino al 70%. Rispetto agli altri anni, infatti, tanti commercianti sono partiti da un 50% su tutta la merce in negozio. I settori più in voga calzature, abbigliamento e intimo. "La crisi è troppo forte – dice il proprietario di una catena di abbigliamento di Palermo – se non mettiamo sconti del 50% non riusciremo a vendere nulla. La gente entra nei negozi perché vuole comprare quello che ha visto a inizio stagione a metà prezzo, e devo dire che sta andando bene, in questa prima giornata di ribassi". Tanti i siciliani in coda davanti alle catene di abbigliamento per accaparrarsi l’affare. "Mi sono svegliata perché presto mi aspettavo tutta questa confusione. Del resto senza saldi non si possono fare acquisti, la vita è troppo cara, dice una studentessa di Siracusa in coda ad una nota catena di intimo. "Ho trovato ottime occasioni per svecchiare il guardaroba". Soddisfatti, almeno, nel primo giorno di sconti le associazioni di categoria. "I negozi di lusso – spiega Giovanni Felice, presidente regionale Confesercenti – sono quelli che nel primo giorno di saldi hanno registrato in tutta l’Isola più vendite. Siamo in linea coi dati dello scorso anno in tutta la Regione, anzi forse sta andando un po’ meglio, ma bisogna aspettare qualche settimana per avere dati più precisi". In tutta l’Isola i commercianti si augurano che questi ribassi servano a salvare la stagione: "Dovremmo vendere sempre così – dice un commerciante di Catania – c’è stato un vero assalto; soprattutto le donne. Mi auguro proprio che questo serva a risanare in parte le nostre casse". "Finora non abbiamo comprato nulla, neanche i regali di Natale – dice una coppia di Ragusa – abbiamo aspettato i saldi e adesso ci stiamo sbizzarrendo. Basta andare il giorno prima degli sconti nei negozi, adocchiare ciò che serve e poi andare a comprarlo di buon’ora". Mentre ad Agrigento, complice la pioggia battente i saldi sono partiti in sordina.  Intanto, il Codacons ha creato una task force di ispettori che nei nove capoluoghi di provincia siciliani vigileranno sui saldi e denunceranno eventuali comportamenti scorretti da parte dei commercianti. "Lo scopo – ha detto il segretario nazionale dell’associazione, Francesco Tanasi – è di evitare le solite fregature. I cittadini possono segnalare dubbi e irregolarità scrivendo all’indirizzo email info@codaconsicilia.it". Oggi ancora negozi aperti per andare a caccia di affari. Ed ecco alcuni consigli per gli acquisti: conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire; le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce saldo deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino; servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità; diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce; ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato.

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