Una clamorosa decisione della III sezione del Tar Lazio (Presidente Corsaro, Relatrice Santoleri) ha accolto il ricorso del Codacons contro le delibere del CdA della Siae del 30 luglio e del 31 agosto 2005 che avevano nominato la nuova dirigenza dell’ente.
Il Tar ha ritenuto infatti che le procedure di convocazione fossero viziate e che di fatto 5 componenti del CdA (oltre al noto professore De Vergottini, Ivan Cecchini, Diego Cugia di Sant’Orsola, Giovanni Natale, Tino Cennamo) avevano fatto un colpo di mano per nominare un Direttore Generale su cui alcuni componenti del CdA di nomina governativa non erano d’accordo.
Con una procedura affrettata e piena di violazioni dello statuto e della legge, il Presidente facente funzione, Ivan Cecchini, aveva consentito all’organo di gestione dell’ente la nomina del Dott. Della Valle, in passato non ritenuto idoneo a svolgere le funzione di Direttore Generale.
?Ed ora ? afferma il Presidente Codacons Rienzi ? l’ente non solo è senza Presidente, visto che l’Avv. Giorgio Assumma ancora non è stato ritenuto ammissibile dalle Commissioni Parlamentari Cultura di Camera e Senato, ma è anche senza Direttore Generale. Non c’è altra strada, per poter evitare il caos dell’ente pubblico e la malagestione di oltre 180 milioni di euro di proventi del diritto d’autore, che nominare un commissario governativo, cosa che spetta di dovere e con la massima urgenza alla Presidenza del Consiglio?.
?Non è bastato alla Siae vedersi annullare tutti gli organi di gestione dal Consiglio di Stato per un atto di arroganza nei confronti delle minoranze ? conclude Rienzi – Se non si aprirà un tavolo di confronto tra gli utenti e le associazioni rappresentative come il Codacons, la Siae e gli organi di vigilanza ministeriali, l’unica soluzione sarà lo scioglimento dell’ente?.