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SIAE: IL POTERE LOGORA CHI INTIGNA…

Finisce alla Procura della Repubblica di Roma e alla Procura Generale della Corte dei Conti la gestione Siae dal 2003 ad oggi che ha distribuito milioni di euro a consiglieri e componenti dell’assemblea.

La Siae ? afferma il Codacons ? ha ricostituito se stessa? infatti un CdA cui hanno partecipato fuori dalla porta anche i consiglieri decaduti a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, ha convocato l’assemblea dei soci, o meglio dei cosiddetti rappresentanti dei soci, che ha rimesso le cose a posto rinominando gli stessi soggetti, frutto del compromesso politico tra centrodestra e centrosinistra alle scorse elezioni.

Ma la battaglia del Codacons per la trasparenza e contro lo spreco di denaro pubblico non si ferma. Il ?nuovo??anzi ?lavato con Perlana? Cda è stato diffidato a non compiere atti di straordinaria amministrazione fino a quando il tribunale amministrativo e il Consiglio di Stato non avranno deciso sulla loro legittimità il che implica che l’ente resterà comunque bloccato per le attività più rilevanti.

Ma tutta la gestione di questo CdA è finita ora sul tavolo del Procuratore della Repubblica di Roma e su quello della Procura Generale della Corte dei Conti per una serie di delibere inquietanti.

Infatti con una delibera che ha richiesto due pagine di motivazione per giustificare l’ ?alto livello di professionalità richiesto per la gestione dell’ente?? il ?livello di complessità e rilevanza???cadenza particolarmente frequente delle riunioni?complessità e frequenza delle riunioni?.rilevante impegno personale?.presenza alle sedute?studio degli argomenti da trattare ? interruzione dell’attività professionale abituale??, si attribuiscono 200 mila euro l’anno al presidente e 70 mila euro l’anno ai membri del C.d.A., 28 mila euro l’anno al presidente dei revisori, 21 mila euro ai membri del collegio dei revisori, 7 mila euro a tutti i tantissimi componenti delle commissioni di sezione, ecc. ecc.

La delibera attribuisce poi ai componenti degli organismi collegiali un gettone di presenza per ogni riunione di 350 euro; a tale somma si deve aggiungere per i residenti fuori del comune un rimborso di spesa addirittura superiore al gettone, ossia nella misura di 360 euro al giorno e in più anche le spese di trasporto. Ciò in pratica consente l’erogazione di oltre 700 euro per ogni riunione anche se di durata di pochi minuti ai componenti di numerosissimi organi della SIAE.



Poi con un`altra delibera che il Codacons ha inviato anche al Ministro del Welfare, il CdA della Siae decide ?di confermare i criteri operativi già forniti agli uffici legali della società consistenti nella necessita’ di resistere ad ogni eventuale richiesta tesa ad avviare un contenzioso di lavoro, sia astenendosi dal partecipare al tentativo di conciliazione davanti all’ufficio del lavoro competente, sia resistendo in ogni ordine e grado di giudizio?, cosa che porta la Siae a perdere molte cause di lavoro con gravissimo danno per l’ente.

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