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SIAE: UN NUOVO PATERACCHIO ANNULLATO DAL TAR

Nuova svolta legale per la vicenda Siae. Il Tar del Lazio ha infatti accolto il ricorso del Codacons contro la delibera Siae con la quale l’allora Presidente Migliacci convocava il Consiglio di Amministrazione.

Afferma infatti la III sezione del Tar, Presidente Francesco Corsaro, Relatore Stefano Fantini: ?Con riguardo alla convocazione in data 3/12/04 della seduta consiliare, la censura appare fondata, e meritevole di positiva valutazione, provenendo detta convocazione da un Presidente, la cui investitura risulta annullata con effetto ex tunc dalla decisione, in pari data, del Cons. Stato n. 7857/04. Il primo ricorso per motivi aggiunti va dunque in parte accolto, con conseguente annullamento dell’atto di convocazione?.



Ora il Codacons e l’Associazione utenti dell’informazione e della stampa chiederanno al Consiglio di Stato di dichiarare illegittime tutte le delibere del CdA Siae successive a quella annullata dal Tar, con la conseguenza che un anno e mezzo di attività dell’ente, e relative spese per milioni di euro, potrebbero essere travolte, anche in relazione ad un esposto che le due associazioni si accingono a presentare alla Corte dei Conti. Tutto ciò mentre la Procura della Repubblica di Roma, (Sostituto Procuratore Carlo La Speranza) indaga per abuso di atti d’ufficio il consigliere di amministrazione Diego Cugia, relativamente all’investimento di 40 milioni di euro effettuato all’epoca in una banca dove il cugino dello stesso era Executive Director.

?Avevamo chiesto più volte al Presidente del Consiglio e al Ministro dei beni culturali Buttiglione, di nominare un Commissario per la gestione della Siae ? afferma il Codacons – ma il rifiuto dimostra che non si vuole arrivare ad una tutela effettiva degli autori, editori e consumatori fruitori delle opere dell’ingegno, lasciando così la gestione dell’ente a soggetti che puntualmente la magistratura dichiara illegittimi!?.



L’8 marzo prossimo infine il Tar Lazio esaminerà il ricorso del Codacons contro l’ultima nomina del Presidente Giorgio Assumma, di cui è stata dedotta l’assoluta incompatibilità e conflitto di interessi essendo egli stato difensore per decenni di tutti i maggiori autori ed editori che adesso dovrebbe governare come Presidente Siae in modo imparziale ed equanime.

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