SALA CONSILINA Resta inutilizzato il contributo statale per il ripristino della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro: 15 milioni di euro. Stanziati con la legge 376 del 29 dicembre 2003. Quel contributo è fermo. «Colpa» della mancata trasmissione di «documentazione utile» da parte della Provincia di Salerno. A bacchettare Palazzo Sant’Agostino, è direttamente il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una nota di risposta all’interrogazione presentata qualche giorno fa dal deputato del Pdl Gianni Mancuso, politico della provincia di Novara che si è preso la briga di interessarsi della tratta ferroviaria dismessa del Vallo di Diano. La domanda era: a che punto è l’iter per il ripristino della tratta? Il Ministero gli risponde che il percorso è «interrotto ». Poi scende negli ultimi dettagli specificando che «Si era in attesa di ricevere dalla Provincia di Salerno e da Reti Ferroviarie Italiane le informazioni richieste e più volte sollecitate relativamente ai risultati dello studio di fattibilità del collegamento ferroviario Sicignano- Lagonegro». Secondo il ministero retto da Altero Matteoli, «ad oggi non è stato reso noto dalla Provincia lo studio suddetto né è stata trasmessa altra documentazione utile nella quale siano contenuti elementi di certezza relativamente sia alla qualità tecnica ed economica del progetto che ai finanziamenti aggiuntivi necessari a darvi attuazione ». Cosicché, scrivono da Roma, non è stato possibile fare una valutazione dell’opera. E di conseguenza pervenire alla stipula della convenzione con Rfi che doveva rendere efficace il trasferimento dei fondi statali. Ergo: «L’iter della procedura finalizzata all’erogazione del contributo statale risulterebbe pertanto interrotto proprio a causa del mancato reperimento da parte degli enti locali dei fondi aggiuntivi necessari a coprire il costo complessivo dell’opera ». La risposta all’interrogazione termina stroncando le attese. «Cosicché il nuovo contratto di programma 2007-2011,firmato dal Ministero delle Infrastrutture e Rfi il 31 ottobre 2007, così come il suo aggiornamento del 2008, non prevede azioni o risorse per il ripristino della Sicignano-Lagonegro» Inutilizzata dal 1987. Duro il commento di Rocco Panetta e Roberto De Luca del Codacons di Sala Consilina, che parlano di «inerzia della nostra mousse politica, tale da lasciare inutilizzati 15 milioni di euro». E i politici locali? L’11 agosto scorso, il consigliere regionale Donato Pica, aveva annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico istituzionale permanente per la Sicignano-Lagonegro, definita un’«infrastruttura fondamentale ». E’ stato istituito? «Ancora no- risponde Pica- ci sono stati però degli incontri. Abbiamo valutato l’ipotesi di un tavolo intersettoriale. Dobbiamo decidere solo una data».