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SICUREZZA STRADALE: GLI AUTOVELOX NON DEBBONO SOSTITUIRE LE PATTUGLIE STRADALI







Lo avevamo previsto (cfr. comunicato del 21 ottobre 2002): i controlli da remoto hanno sostituito progressivamente quelli delle pattuglie della polizia stradale e dei vigili urbani, a scapito della sicurezza. Le continue deroghe introdotte (le ultime con la famosa patente a punti) all`art. 200 del codice della strada, che prevede la contestazione immediata al trasgressore, hanno stravolto la ratio originale della norma: chi infrange le regole va fermato immediatamente per evitare che prosegua nella sua violazione, creando un pericolo per sé e per gli altri. Altrimenti la multa non serve ad impedire un incidente ma solo ad incassare soldi a posteriori, punendo il pirata della strada quando è troppo tardi. Certo è meglio di niente, ma non serve ad impedire le stragi sulle nostre strade.

A questo problema se ne aggiunge un altro. I comuni, nella quasi loro totalità, non mirano ad aumentare la sicurezza stradale ma solo ad incassare soldi facili, per rimpinguare le magre casse dell`erario. Così non collocano gli autovelox nei punti più pericolosi ma solo dove è più facile fare soldi. Un esempio soltanto, per brevità. L`art. 3 del cod. str. al punto 8, definisce centro abitato “un insieme di edifici“ ossia “un raggruppamento continuo .. costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico?“. L`art. 142 c.s. stabilisce il limite di 50 Km/h “per le strade nei centri abitati“.
Insomma il limite di 50 non deve valere all`inizio del territorio comunale anche se ci si trova in aperta campagna, ma solo dove cominciano ad esserci effettivamente le case e gli abitanti. Ma i comuni piazzano il limite di 50 (e l`autovelox ?) anche su strade deserte a doppia corsia per senso di marcia. Certo i limiti vanno rispettati comunque, anche se assurdi. Ma incassare soldi in questo modo non contribuisce ad aumentare il senso civico dei cittadini e ad educare l`automobilista a rispettare i limiti, in quanto giusti e posti nel suo stesso interesse.

Il Codacons propone, quindi, una modifica dell`art. 208 del codice della strada, innalzando al 100% la quota delle multe da destinare al miglioramento della circolazione, al potenziamento della segnaletica e all`educazione stradale. Attualmente è previsto solo il 50%. Così nessuno sarà indotto in tentazione e potremo essere sicuri che le multe siano date senza secondi fini.

Infine, chiediamo che i proventi delle sanzioni comminate, a cominciare da quelle dei vigili urbani, siano consegnati ad enti terzi rispetto a quelli che hanno provveduto al sanzionamento, quindi, ad esempio, non ai comuni ma all`Anas, alla Motorizzazione Civile perché organizzi i corsi della patente a punti, ?..

Un rafforzamento del principio di terzietà del “giudice“ che commina la multa.
Il Codacons presenterà a giorni anche un decalogo per aiutare il consumatore ad impugnare le multe ingiuste.

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