SMOG: COMUNE DI MILANO E REGIONE LOMBARDIA SE NE LAVANO LE MANI

COMUNICATO STAMPA DEL 23-02-11

SMOG:  COMUNE DI MILANO E REGIONE LOMBARDIA SE NE LAVANO LE MANI

BRESCIA: LE TARGHE ALTERNE NON FANNO SUPERARE LE SOGLIE

CODACONS CHIEDE ALLA REGIONE LA SPERIMENTAZIONE DELLE TARGHE ALTERNE

Dopo una tregua, dovuta esclusivamente al cattivo tempo, è tornato lo smog in Lombardia. “Gli unici provvedimenti attualmente in vigore sono quelli della Provincia di Milano e di Brescia, lasciate sole nella lotta contro l’inquinamento. L’ordinanza del Comune di Milano, grazie alla pioggia, è infatti scaduta e, con tutta probabilità, difficilmente tornerà in vigore, dato che basta una giornata ventosa per azzerare il conteggio dei 12 giorni consecutivi necessari per ripristinare le misure antismog. La Regione Lombardia, poi, è la grande assente. E’ l’unico ente che legalmente può scavalcare le competenze dei comuni e imporre il blocco della circolazione, ma ha deciso di non fare niente e stare alla finestra a guardare” ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Donzelli.

La sperimentazione di Brescia delle targhe è difficilmente valutabile statisticamente a causa delle condizioni climatiche estremamente variabili e del numero limitato di comuni che hanno aderito all’iniziativa, ma resta il fatto che dal 16 febbraio nelle centraline di Brescia, Broletto e Villaggio Sereno, il PM10 è sempre rimasto sotto la soglia di 50 mg/mc, a differenza di Milano che dal 19 febbraio in avanti ha sempre superato le soglie in almeno 2 centraline su 3 (vedi tabella). “Non è molto, ma è almeno qualcosa” ha dichiarato Donzelli.

Ecco perché il Codacons propone alla Regione Lombardia la sperimentazione delle targhe alterne. Perché i risultati siano valutabili in termini statistici, infatti, occorre che il provvedimento sia applicato su larga scala, almeno in tutti i comuni di una Provincia. Ma l’unico ente che può imporre questo è la Regione Lombardia, che non può, quindi, lavarsene le mani come ha fatto fino ad ora.

Particelle sospese PM10