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“Smog, Comune e Regione in tribunale”

Fabio Galli (Codacons): «Provvedimenti inutili, sono solo alibi» «Fuori legge. Tra Comune e Regione gli elementi per portarli in Tribunale ci sono tutti». La presa di posizione è targata Fabio Galli.  Secondo il presidente modenese del Codacons le manovre antismog approntate dalle istituzioni locali avrebbero lo scopo non tanto di risolvere effettivamente i problemi, ma di creare l’alibi a coloro i quali fossero chiamati a processo. «Bel traguardo, e siamo ancora in ottobre. Alla faccia del massimo 35 limiti da sforare in un anno, in alcune zone siamo già a oltre 80. I blocchi del traffico andrebbero rubricati fra le iniziative folkloristiche». Fabio Galli vuole andare fino in fondo e contesta le inutili manovre antismog di questi ultimi anni, che non hanno portato risultati: «E’ vero che il codice penale punisce il rifiuto di atti e non la mancanza di risultati anche a causa di scelte non appropriate. Ma è altrettanto vero che l’allarme smog ha anche dei risvolti politici e dunque diciamo che chi fallisce dovrebbe sentire il bisogno di cambiare aria, tanto per rimanere in tema». Galli passa poi a evidenziare le contraddizioni della giunta Pighi: «Le inutili manovre antismog fino ad oggi messe in atto limitavano la circolazione impedendo il transito delle auto in una delineata zona della città, convogliando conseguentemente il traffico verso la tangenziale. Per poi dichiarare che il grosso dello smog proviene dalla vicina autostrada. Da quanto mi risulta le tangenziali sono molto più prossime dell’autostrada al centro abitato, o no?». Ne ha anche per la Regione: «Loro sono ancora più incredibili. Hanno dato il via libera alla realizzazione della nuova autostrada "Cispadana". Ma se anche l’autostrada, come dice Pighi, è causa dell’alto tasso di inquinamento, invece di ridurre il trasporto su gomma lo potenziamo dando via libera per costruirne un’altra?». E in conclusione arrivano anche le possibili soluzioni: «Si abbia il coraggio di fare un blocco totale di tutte le autovetture. Si costringano le ricche assicurazioni a stornare una parte del premio pagato dagli automobilisti che lasceranno a casa le auto, usando il ricavato per rendere le tariffe dei servizi pubblici più accessibili dando il via al biglietto unico per tutta la giornata al prezzo di un euro e mezzo al giorno. Inoltre, si deve abbandonare il trasporto sui camion e trasferire le merci con i treni. Una scelta difficile, complicata ma che prima o poi dobbiamo fare a tutto vantaggio della sicurezza e anche della salute».
 

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