Ci si mettono pure i botti di Capodanno a rendere irrespirabile l’aria. Non bastavano le vecchie auto, le emissioni delle caldaie, le stufe di una volta, i diesel, le fabbriche. Anche mortaretti, fuochi d’artificio e miccette inquinano. E non poco. In base ai dati del Codacons, i botti sparati nella notte di San Silvestro contribuiscono a raddoppiare le polveri sottili già presenti nell’aria, facendo superare il limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo fissato per il Pm10. Per questo l’associazione a difesa dei consumatori ha chiesto di vietarli in tutta Milano, facendo leva anche sullo spirito ecologista di chi a mezzanotte, dai balconi e dalle piazze, dà fondo ad autentici arsenali per salutare l’anno nuovo. Anche perché i pericoli, quando si parla di fuochi, sono sempre dietro l’angolo. Certo, contrastare il mercato dei botti non è cosa da poco. Due giorni prima di Natale sono state sequestrate dalla Guardia di finanza 17 tonnellate di petardi e affini, materiale esplosivo detenuto illegalmente. Ma non basta: fumogeni, trottole, girelle, fontane e vari giochi pirotecnici vengono venduti ovunque, non solo dai cinesi, e sono accessibili a tutte le tasche. Non sempre però rispettano le norme di sicurezza. Da qui l’idea del Codacons: mettere in guardia chi li compra, soprattutto le famiglie con bambini. Innanzitutto controllando se la confezione dei fuochi riporta la dicitura «prodotto non esplodente» o meno. Si consiglia poi di non usare mai fuochi pirotecnici che sull’etichetta hanno la dicitura articoli di «IV categoria» (giocattoli pirici) o di «V categoria» (fuochi artificiali): sono pericolosi e non possono essere venduti al pubblico senza la licenza di pubblica sicurezza sia per la vendita sia per la detenzione. Altra dritta per non incappare in brutte sorprese e per prevenire gli incidenti: assicurarsi che sulla scatola dei fuochi ci sia l’etichetta con il timbro del ministero dell’Interno (altrimenti sono illegali) e le istruzioni d’uso. Il prodotto inoltre deve essere in ottimo stato di conservazione e non deve presentare segni di umidità o di danneggiamento. Oltre a inquinare l’aria, i botti sono da maneggiare con cura soprattutto quando restano inesplosi. «Mai raccogliere per strada i botti non esplosi – raccomanda l’associazione – la prima mattina dell’anno è la più pericolosa da questo punto di vista perché molti bambini raccolgono per strada le miccette e provano a riaccenderle». Non solo. Prima di spararli in aria, assicurarsi che miccette e petardi non siano ammassati tutti in un unico punto della casa e mai farli accendere a un minorenne. In ogni caso, gli ospedali milanesi sono attrezzati contro ogni evenienza e per tutta la notte di Capodanno rimarranno in allerta, pronti a soccorrere eventuali vittime di ustioni o di incidenti causati da esplosioni inaspettate o mal riuscite.