Il cigolio degli ascensori del Laurentino 38, tornati in funzione, non tranquillizza gli inquilini delle case Ater. “Continua ad esserci preoccupazione – ammette la signora Annamaria – e se qualcosa dovesse ancora andare storto, cosa succederà ? Staccheranno tutto un`altra volta? Qui ci sono 56 famiglie e il 70% dei residenti sono anziani, molti invalidi, mamme con bambini“. Annamaria è tra i residenti che sono stati ricevuti dal presidente del XII Municipio, Pasquale Calzetta, dopo la rivolta del Laurentino 38: “Mi rammarico per la strumentalizzazione politica di basso profilo operata sulla vicenda – commenta Calzetta – ma sono felice per le famiglie“. E, ieri, ad allarmarsi sono stati gli anziani di Corviale che hanno ricevuto una lettera dell`Ater in cui si paventava la disattivazione degli ascensori. Domenico Ozimo, 77 anni, da 15 anni inquilino Ater, legge la missiva: “Io ho sempre pagato – spiega – Dopo un incidente sul lavoro cammino con le stampelle, già gli ascensori funzionano male, quando si rompono si aspettano anche due settimane, figuriamoci se li staccassero del tutto“. Anche al Centro anziani Corviale, nei piani bassi del “serpentone“, si discute con preoccupazione: “Sembra vogliano togliere anche l`acqua – scongiura Tommaso Magliocchetti, 75 anni – io vivo da solo, per me senza ascensori e acqua sarebbe la fine, con il caldo soffocante che c`è in casa mia, tutta fatta di pannelli di gesso“. Il signor Alfiero, vice presidente del Centro Anziani, spiega che ci sono “mille anziani iscritti, e tanti disabili, senza ascensori non si può stare“. Intanto il Codacons ha presentato ieri una denuncia in Procura per sequestro di persona e interruzione di pubblico servizio: “Chiediamo alla Procura di Roma di aprire delle indagini per accertare le relative responsabilità – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – il presidente dell`Ater dovrebbe dimettersi“. E Rienzi aggiunge: “Gli inquilini bloccati dal mancato funzionamento degli ascensori possono chiedere fino a 2 mila e 500 euro di risarcimento danni, specie se anziani o disabili: il call center Codacons è 892007“