Site icon Codacons Lombardia

STADI VIOLENTI: ADOC E CODACONS D’ACCORDO CON LE NUOVE NORME, MA CHI RIMBORSA IL 95% DEI TIFOSI?



?Tolleranza zero contro gli ultras’ queste le parole del Presidente del Consiglio Berlusconi, del Ministro dell’Interno Pisanu, dei rappresentanti delle forze dell’ordine che nei giorni scorsi hanno commentato i gravi fatti di violenza sempre più frequenti dentro e fuori gli stadi italiani.

Eppure, in risposta a questa escalation di violenza, il Governo ha saputo mettere in campo solo una serie di misure restrittive che andranno a colpire la maggioranza dei tifosi, come quella che vuole partite sospese dal direttore di gara o dal questore al primo lancio di oggetti in campo o in caso di scontri prima o durante una gara.

?Bloccare le partite per atti di violenza accaduti prima o durante una partita ? commentano i vertici di Adoc e Codacons -, oltre a penalizzare fortemente chi si trova all’interno dello stadio solo per assistere ad un evento sportivo, dà in mano ai teppisti che dissentono con la gestione della società, che non accettano una sconfitta pesante della propria squadra o che ad esempio vogliono che si esoneri un allenatore, il potere di creare un danno rilevante alla propria società?.

Rigide misure antiviolenza al contrario, dovrebbero isolare le frange ostili, fungere da deterrente solo per coloro che si rendono protagonisti di atti di violenza e soprattutto garantire lo spettacolo a chi paga i salatissimi biglietti per vedere una partita.

?Come associazioni di difesa dei consumatori ? chiariscono i Presidenti di Adoc e Codacons, Pileri e Rienzi ? accettiamo questo tipo di norme ma ci chiediamo: chi rimborserà i biglietti o le quote di abbonamento al 95% dei tifosi che non si renderanno responsabili della sospensione della partita? Bisogna affrancare società e sani appassionati dal ricatto di queste persone. Al contrario, anche per quanto riguarda la chiusura dei cancelli 15 minuti prima dell’inizio della partita, ad incontrare difficoltà sembrano più i normali tifosi (molti dei quali lavorano e ad esempio il sabato arrivano pochi minuti prima dell’inizio dell’incontro), che non coloro che vogliono rovinare lo spettacolo?.

?La certezza e la severità della pena ? concludono Pileri e Rienzi – sono il maggior deterrente contro la violenza ingiustificata di pochi teppisti che infangano il nome e la rispettabilità della maggioranza dei tifosi?.

Exit mobile version