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Stangata in arrivo per le tariffe elettriche

Che sarebbe stato un luglio caldo per le bollette elettriche era già in conto. Ma se la bussola dell`Authority dell`energia seguirà l`ultima previsione avanzata dal Ref, allora si preannuncia una vera stangata per le tariffe elettriche. Un rincaro fino all`8% al lordo della tasse è, infatti, molto più di quanto aveva previsto solo una settimana fa da Nomisma Energia: con aumenti del 2,2% per la luce e del 4,6% per il gas a partire da luglio. Tutta colpa del caro-greggio. Certo, l`ultima parola sulle nuove tariffe sarà dell`Authority dell`energia, chiamata a fissare un punto fermo entro il 30 giugno. Ma l`ultima fotografia del Ref non può non mettere in allarme le tasche delle famiglie italiane, che dopo i rincari degli ultimi trimestri dovrebbero mettere in conto un impatto di 35 euro per la sola voce luce sul bilancio annuale. Del resto, a sentire il Ref, l`organismo di vigilanza, questa volta avrebbe pochi margini di manovra sugli ultimi aggiornamenti. Insomma, sarà difficile per l`Autorità riuscire a compensare l`impatto del caro-greggio modulando le altre voci tariffarie come ha fatto nell`ultimo trimestre che si concluderà a giugno. L`aumento delle tariffe in un Paese gas dipendente è scontato per l`amministratore delegato dell`Enel, Fulvio Conti. “È corretto immaginare che aumentino, perchè il prezzo del petrolio non tende a diminuire, anzi tende ad aumentare“, aveva spiegato ieri mattina il manager dai microfoni dei Gr2. La consolazione per Conti è che le tariffe “salgono molto meno di quello che dovrebbero: nell`ultimo anno il costo della materia prima è salito del 7%, a fronte di un rincaro delle bollette ridotto al 10%“. E mentre i consumatori del Codacons tornano a chiedere di “eliminare i cosiddetti extra-costi che pesano sugli importi delle bollette per oltre il 6%“, il Ref precisa che con i consistenti aumenti del greggio “un rialzo dei costi di produzione dell`energia elettrica è inevitabile“. E, le previsioni da qui a fine anno, non lascerebbero scampo a famiglie e Pmi. Non a caso, sempre secondo il Ref, in base “alle previsioni pubblicate dall`Acquirente Unico, il soggetto chiamato ad acquistare l`energia elettrica per famiglie e piccole imprese, la componente a copertura della spesa per l`approvvigionamento di energia (PED) andrà aumentata del 10,5%, ipotizzando prezzi del barile e tasso di cambio euro/dollaro in media per il 2008 sui 120 dollari al barile e 1,53 dollari per la moneta americana“. Ma oltre all`aumento dei costi dell`energia, entro fine anno – sottolinea il Ref – “devono anche essere recuperati circa 300 milioni di maggiori oneri sostenuti dai distributori nel 2007 per il mercato vincolato (UC1), risultato della sottostima da parte dell`Autorità degli effettivi incrementi di costo di approvvigionamento dell`AU. E così il prossimo aumento, a partire da luglio, per una famiglia tipo – con consumo di 2700 chilowattora l`anno – sarà intorno all`8%, con una spesa aggiuntiva di quasi 35 euro all`anno. Un vero salasso.

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