Adoc Adusbef,Codacons,Federconsumatori, che hanno indetto lo sciopero della spesa il 13 settembre 2007 per cercare di contrastare il carovita ed il preoccupante trend di crescita di prezzi e tariffe in quasi tutti i settori produttivi, in una lettera inviata al presidente Prodi,hanno chiesto un tavolo di confronto, sia per far acclarare la raffica di aumenti,già registrati ad inizio anno e reiterati in questi giorni, specie nei generi alimentari di prima necessità (pane,pasta,,latte,ecc.), nei trasporti (treni dei pendolari,benzine,tariffe bus e metro,ecc), nella scuola (con costi proibitivi dei libri ed i soliti trucchetti surrettizi di riassemblaggio per spillare soldi alle famiglie),impedire ulteriori fiammate, ragionare su possibili tagli a cominciare dalle tariffe assicurative,che dovrebbero diminuire, per il combinato disposto patente a punti-indennizzo diretto del 20 %, con 100 euro di risparmio a polizza.
QUESTI I RINCARI (Tabella e ritagli giornali di Rosario)
Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori,confidano in una rapida convocazione ed in un confronto serio del Governo, che a differenza di altri Governi europei, non si è ancora accorto di una situazione di disagio di milioni di famiglie italiane,costrette ad indebitarsi con banche e finanziarie e ad una vita a rate, proprio per la raffica continua di rincari a pioggia,che erodono il loro potere di acquisto.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy infatti, oltre ad aver richiamato, imprese, banche e la BCE all’ordine,anche perché la crisi dei mutui Usa sub-prime minaccia la crescita economica globale e per questo appare necessario che la Banca Centrale Europea accetti il dibattito sul tasso di interesse e di cambio dell`euro, perché anche la moneta ha un grande impatto sulla vita delle persone, a fronte degli annunciati rincari,dall’energia elettrica al pane (la baguette),ha affermato che non accetterà stangate e che farà una lotta senza quartiere al carovita ed alla speculazione,che impoverisce i cittadini.
Adoc,Adusbef,Codacons e Federconsumatori, che per contrastare il fenomeno dei sostanziosi rincari registrati in tutti i settori produttivi,dalle assicurazioni alle banche, dalle benzine all’energia,ai libri scolastici,ai consumi alimentari,ecc,hanno indetto lo sciopero della spesa per il 13 settembre,in particolare per contrastare una odiosa speculazione da filiera,attendono quindi una urgente convocazione del Governo, per ragionare serenamente su quali politiche di contrasto occorrano adottare, dopo la raffica di rincari già registrati,dai trasporti (le tariffe dei treni sono continuate ad aumentare in media del 10 per cento, anche sui treni regionali dei pendolari,dopo il 40 per cento degli ultimi mesi),alla tazzina di caffè (da 0,70-0,80 centesimi ad 1 euro), dalle assicurazioni RC Auto ai servizi bancari,ai libri ed al corredo scolastico, soprattutto epr impedire che tante famiglie (3,2 milioni),che hanno contratto mutui a tasso variabile, possano subire ulteriori stangate da 168 a 350 euro, a prescindere dalle decisioni BCE del 6 settembre,per l’arbitrario aumento ed il vero e proprio abuso di mercato delle banche,leste ad aumentare i tassi Euribor sui prestiti, distratte a trasferire gli analoghi aumenti,sui depositi e libretti di risparmio,nonostante il decreto Bersani.
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