I soldi per il rinnovo del contratto degli statali ci sono, e l’applicazione delle norme vigenti sarebbe sufficiente a trovare i fondi necessari.
Lo afferma il Codacons, che precisa: ?Il Ministro per la Funzione Pubblica, Luigi Nicolais, deve far rispettare l’art. 593 della Finanziaria, il quale prevedeva che i compensi elargiti dalle aziende pubbliche non potessero superare la retribuzione spettante al primo presidente della Corte di Cassazione, pari a 272.000 euro annui. Come si ricorderà, con una direttiva ad hoc (detta ?salva-Sanremo?, perché varata al fine di salvare i compensi delle star internazionali del Festival di Sanremo) il Ministro ha di fatto eliminato tale tetto, paventando limiti alla concorrenza per le aziende pubbliche, con un conseguente aggravio di spese per lo Stato.
Al contrario ? prosegue il Codacons ? l’applicazione rigorosa dell’art. 593 della Finanziaria, limitando i compensi iperbolici in favore di manager e dirigenti, consentirebbe di reperire i fondi necessari a coprire la differenza tra quanto richiesto dagli statali e quanto il Governo è disposto a concedere?.