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Statali, pronti i ricorsi al Tar contro Brunetta

Statali sul piede di guerra contro la circolare del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta sui cosiddetti “fannulloni“: milioni di dipendenti pubblici sono pronti a ricorrere al Tar del Lazio lamentando l`illegittimità delle nuove norme messe a punto dal Governo contro le assenze dal lavoro. Ieri un centinaio di lavoratori pubblici della Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato davanti a Palazzo Madama con bandiere, fischietti e slogan contro il ministro Brunetta. Gli impiegati definiti “fannulloni“ si sono già organizzati nel “Comitato Fannulloni Operosi“ (Co.F.O.) e stanno raccogliendo firme in tutto lo Stivale. A preparare il ricorso sarà, invece, l`avvocato Carlo Rienzi, il quale sostiene che prima dei semplici dipendenti devono essere messi sotto controllo i dirigenti e i vertici di enti e ministeri. Nel documento che arriverà dunque all`attenzione dei giudici amministrativi, si rileva come la circolare Brunetta presenti, innanzitutto, “forti dubbi“ di legittimità costituzionale, violando la parità di trattamento, il sistema di tutela sociale e il principio di efficienza previsti dalla Costituzione. Sotto la lente del Tar finirà, in particolare, l`articolo del dl nel quale si prevede l`esclusione di trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente da causa di servizio: ciò sembra azzerare, verrà sottolineato nel ricorso, “il diritto inviolabile alla salute ed i corollari diritti al ristoro economico per chi subisce una lesione alla salute invalidante per causa di servizio“. Gli statali, inoltre, potranno impugnare la norma nel punto in cui prevede che sia corrisposto il solo trattamento economico fondamentale, senza indennità o emolumenti, nei primi 10 giorni di assenza per malattia: la disposizione, secondo l`avvocato Rienzi, “trasforma la malattia, che è una causa di forza maggiore che impedisce la prestazione, in una sorta di “colpa“ del lavoratore e lo punisce privandolo di una parte della retribuzione come se la malattia fosse un escamotage per “marinare“ il lavoro“. La norma, spiega ancora Rienzi, “punisce anche l`assenza della lavoratrice madre, alla quale le condizioni di lavoro, invece, dovrebbero consentire, in base ai principi costituzionali, l`adempimento della sua essenziale funzione familiare“. Anche in Lombardia, il Codacons appoggerà il mega-ricorso dei “Fannulloni operosi“, organizzando all`uopo comitati di dipendenti pubblici. La norma anti-precari è contestata anche da Mcl Lombardia, perché “segna un attacco alla dignità delle persone“.

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