La II sez. del Tar Lazio, Presidente Dott. Scognamiglio, ha respinto il ricorso delle multinazionali di produttori e importatori di ogm che chiedevano di sospendere la circolare del Ministero delle politiche agricole e forestali che vietava rigorosamente la produzione e commercializzazione di sementi, soia e mais che anche accidentalmente contenessero ogm.
In udienza erano intervenute anche le associazioni dell’Intesa dei consumatori, rappresentate dall’avv. Carlo Rienzi, e l’Associazione Sementieri Mediterranei AS. SE. ME., per contrastare il ricorso delle multinazionali che volevano superare le leggi italiane al fine di commercializzare sementi ogm.
Nella battaglia al Tar si era inserito anche il Ministero delle politiche agricole e forestali, attraverso una circolare del Direttore Generale Ambrosio, circolare disponibile nei confronti dei produttori fino ad ammettere una tolleranza dello 0,1% accidentale negli ogm free.
L’avv. Rienzi in udienza questa mattina ha contestato questa misura, facendo notare che se si ammette una quantità minima di ogm, seppur accidentale, il danno per le colture sarà irreversibile, poiché ad esempio il vento o gli insetti potrebbero trasportare sementi ogm in campi a coltivazione tradizionale, rendendoli contaminati. Con la conseguenza che anche prodotti venduti come ogm free, potrebbero contenere al loro interno organismi geneticamente modificati.
La decisione del Tar del Lazio, che tra l’altro ribadisce l’obbligo di indicare in etichetta la presenza, seppur accidentale ed infinitesimale, di sementi ogm quando queste si mischino a lotti ogm free, sancisce dunque la vittoria dell’Intesa dei consumatori e dell’associazione dei sementieri e conferma in Italia la tolleranza zero nei confronti degli organismi geneticamente modificati.