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STOP ALLA LETTERA DEL GOVERNO SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI. E’ VIETATA DALLA LEGGE N.150

L`Intesa dei Consumatori (ADOC, ADUSBEF, CODACONS E FEDERCONSUMATORI) è sempre stata d`accordo con le comunicazioni di carattere sociale che il Governo fa e anche con gli spot tesi a chiarire la portata, e la opportunità per i cittadini di chiedere l`applicazione di una legge approvata dal Parlamento. Così in occasione dell`appello fatto agli extracomunitari o agli allevatori per indurli a chiedere la sanatoria per i visti o per le quote latte. Ma l`intenzione del Governo di oggi di inviare una lettera ai cittadini per spiegare loro la riforma delle pensioni è illegale. Infatti, la comunicazione istituzionale può essere riferita solo a LEGGI GIA` APPROVATE dal Parlamento e non a proposte o disegni di legge che sono espressione di una sola parte politica.

A vietarlo è la legge n. 150 del 7/6/2000 che all’art. 1 comma 5 prevede alla lettera A che le comunicazioni del Governo possono essere dirette a ?illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l`applicazione?, e non quindi a proposte di norme non ancora entrate in vigore.

La stessa legge, al comma 4 dell’art. 1, ribadisce che vanno rispettate le norme sulla ?tutela della riservatezza dei dati personali?.

La legge non consente di propagandare iniziative di legge anche se del Governo a spese della collettività ossia anche di quella parte di cittadini che non sono rappresentati da chi la proposta ha fatto. “Una iniziativa del genere – ha commentato l`avvocato costituzionalista e presidente del Codacons Carlo Rienzi – tra l`altro travolgerebbe la par condicio dei parlamentari mettendo in posizione di vantaggio solo alcuni a scapito degli altri. Essa sarebbe ammissibile, ma mai con i soldi dei cittadini, solo se la lettera contenesse in pari misura la tesi del governo e quelle dell’opposizione“.

Inevitabile quindi il ricorso alla Corte dei Conti al cui Procuratore Generale è stato chiesto di bloccare l`iniziativa che costituisce uno spreco di danaro pubblico e una violazione del principio di rappresentatività del Parlamento. Nel contempo l`esposto è stato anche inviato all`Autorità Garante della Privacy dopo che decine di associati all`INTESA hanno protestato e affermato di non voler ricevere la lettera.
Già in passato l`Autorità ha sancito l`illegalità della corrispondenza (e delle e-mail) inviata a qualcuno senza che fosse stata da costui richiesta. L`Autorità può sia sospendere l`iniziativa che irrogare al Presidente del Consiglio una sanzione pecuniaria.

L’Intesa propone al Presidente Berlusconi di utilizzare i 16 miliardi necessari per la lettera per spiegare ai cittadini la legge salva – compagnie o addirittura per inviare loro un bonus fiscale o un buono sconto per acquisti in occasione del santo Natale.

Si ricorda intanto che domani a Roma a Palazzo Rospigliosi (ore 19 via XXIV Maggio, 43) in occasione del compleanno dell’Avv. Carlo Rienzi, Presidente Codacons, si terrà la premiazione da parte dell’Intesa di 5 soggetti (tra politici, giornalisti e personaggi dell’informazione dell’associazionismo) a cui verrà consegnato il titolo ?AMICI DEL CONSUMATORE?.



Riportiamo il testo della risposta del Garante per la Protezione dei Dati Personali in merito all`interpellanza del Codacons sulla Lettera del governo sulla riforma delle pensioni.







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