Oltre 55 milioni di euro. Questo il montepremi del Superenalotto che mercoledì andrà al fortunato che riuscirà ad azzeccare la combinazione vincente.
Ma non è tutt’oro quello che luccica. Il crescere del montepremi, che ha raggiunto una cifra spaventosa, ha provocato una sorta di ?febbre? nazionale, che ha colpito tantissimi cittadini, disposti a tutto pur di vincere la maxi-somma.
Così c’è chi si organizza in gruppi, chi si gioca l’intero stipendio, chi promette sistemi infallibili. Addirittura sono giunte al Codacons segnalazioni circa massaie che utilizzano i soldi destinati alla spesa settimanale per effettuare giocate, giovani che si spendono tutta la paghetta mensile al Superenalotto, e via dicendo.
Un fenomeno questo che il Codacons ritiene pericoloso, basti pensare ai casi di dipendenza da videopoker. Per tali motivi l’associazione chiede oggi di bloccare il montepremi del gioco considerando anche che, se questo dovesse crescere ancora, il suo valore supererebbe il costo che si sosterrebbe per giocare tutte le possibili combinazioni, e verrebbe quindi eliminata l’alea stessa del gioco. In sostanza vi è il rischio che grandi gruppi di capitali (ad es. banche, finanziarie, ecc.) possano unirsi perché, ad esempio giocando 100 (ossia il costo di tutte le possibili combinazioni), hanno la certezza di vincere 120 (ipotetico montepremi).