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Superenalotto, un sogno. Codacons e don Di Noto contestano il montepremi

 Le vincite più alte di sempre al mondo sono ancora abbastanza lontane dal jackpot del Superenalotto, che però con 100 milioni di euro si sta avvicinando al quinto posto di sempre dei montepremi di tutto il mondo, pari a 115 milioni. E’ quanto sottolinea l’agenzia specializzata Agicos, evidenziando che il SuperEnalotto, però, viene giocato solo in Italia e che i 100 milioni di euro devono competere con jackpot messi in palio da lotterie giocate in decine di Stati americani o in 9 Stati europei, come con Euromillions. Intanto continuano ad aumentare le giocate, infatti on i 67,1 milioni di euro spesi per il concorso di martedì, ammonta a 414 milioni di euro la raccolta Superenalotto nei primi nove concorsi di ottobre, ovvero da quando il 6 ha superato il precedente record di vincita che apparteneva ai 71,8 milioni centrati a Milano nel maggio 2005. In media, riporta l’agenzia specializzata Agipronews, da inizio ottobre gli italiani hanno speso 46 milioni di euro per concorso. Nell’estrazione di martedì sono state giocate complessivamente 134 milioni di combinazioni, 100,9 milioni con la formula tradizionale e 33,3 milioni con l’opzione SuperStar. Rispetto a martedì scorso, quando il jackpot era pari a 88 milioni di euro, l’incremento percentuale delle giocate è stato pari al 27%.  Intanto, mentre i giocatori sognano i cento milioni di euro, dopo l’esposto presentato alla Procura di Roma sul premio del Superenalotto, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha reso noto che l’ufficio legale della associazione "sta studiando la possibilità di intentare una class action in favore dei giocatori rovinati dal Superenalotto, non appena entrerà in vigore la legge sulle azioni collettive". "Si pensi a tutti coloro che, nella speranza di vincite stratosferiche, hanno già speso tutto lo stipendio o la pensione di ottobre puntando cifre elevate e si ritrovano ora con il portafogli vuoto e bollette, rate e mutui da pagare. Conservando le ricevute di tali giocate – prosegue Rienzi – i cittadini rovinati dal Superenalotto potranno adire all’azione legale attualmente in fase di studio, sostenendo in Tribunale come il gioco si sia trasformato in qualcosa di troppo simile al gioco d’azzardo, a causa del montepremi eccessivamente elevato rispetto a un principio di legalità secondo cui un concorso a premi legato esclusivamente all’alea non può mettere in palio un premio in denaro così sproporzionato". E tra le voci di dissesno, anche quella di don Di Noto: "Che una persona sola possa vincere 100 milioni di euro al Superenalotto è uno sfregio, una vergogna nel momento in cui ci sono 15 milioni di italiani a rischio povertà". Lo afferma don Fortunato Di Noto che invita "gli italiani a scrivere una e-mail al Presidente della Repubblica, garante di tutti, per richiamare la sua attenzione sul problema". "In Italia – osserva il presidente di Meter – ci sono 20 milioni di nuclei familiari. Se dessimo loro 50 milioni del montepremi avremmo dato un aiuto concreto. Cento milioni di euro non sono facili da gestire. E non vorrei che andassero a qualcuno già ricco. Se è vero, come è vero, che lo Stato garantisce pari opportunità e dignità a tutti i suoi connazionali cittadini – conclude don Di Noto – allora ci deve essere un atto di comunanza, di vicinanza. Diamo una quota consistente della vincita a un fondo per le famiglie indebitate senza dimenticare che la Caritas distribuisce latte e aiuti alle famiglie in difficoltà".
 

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