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SUPERMERCATI SEMPRE PIU` SBADATI: IL PREZZO ESPOSTO DIVERSO DA QUELLO DELLO SCONTRINO







Una volta può capitare, due anche, ma quando le segnalazioni cominciano a diventare centinaia ecco che il sospetto comincia ad insinuarsi. Sono, infatti, sempre più i consumatori che ci denunciano di acquistare prodotti al supermercato per un certo prezzo, salvo poi trovarne un altro sullo scontrino. Quando il consumatore fa rilevare la cosa alla cassiera, dopo la verifica dell`immancabile direttore, arrivano immediate le scuse. La motivazione del disguido è quasi sempre la stessa: “abbiamo appena aggiornato i prezzi, evidentemente per una svista non è stato cambiato anche il cartellino“.

Ci domandiamo: come mai la svista riguarda sempre il prezzo esposto e mai il prezzo in memoria alla cassa? Quanti consumatori si accorgono della “svista“? Memorizzare al momento della scelta del prodotto, quando si compra un carrello di roba, che le pile costano 1,55 e non 1,60 euro, tanto per citare l`ultimo caso segnalatoci, non è da tutti. Quanti di noi, poi, alla cassa, con la coda di persone in attesa, verifica lo scontrino prezzo per prezzo? Non è che alcuni supermercati ne approfittano e giocano su questo per arraffare qualche soldo in più?

Il Codacons invita tutti i consumatori a controllare per bene i prezzi esposti e la corrispondenza con quelli indicati sullo scontrino.
E` bene precisare, inoltre, che, dal punto di vista legale, vale comunque il prezzo esposto e non quello indicato dalla cassiera. A stabilirlo svariati articoli del codice civile (1329, 1336).


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