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Tagli ai prezzi di benzina e gasolio

Gli effetti del calo del petrolio – che ieri è sceso ancora in scia con i dati positivi sulle scorte Usa – cominciano a farsi sentire sui prezzi finali dei carburanti. Soprattutto sul diesel. Agip ha deciso di tagliare di 1,5 centesimi al litro il listino del gasolio, portandolo a 1,464 euro a litro. E ritocchi al ribasso sono scattati anche per le altre compagnie. E che possano esserci margini per la riduzione del prezzo dei carburanti in serata lo ha annunciato anche il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola: “Allo stato attuale del prezzo del petrolio esistono i margini per un`ulteriore riduzione, compresa tra 0,8 e 1,8 centesimi al litro, del prezzo al consumo dei carburanti“ ha dichiarato il ministro, invitando nel contempo le compagnie ad utilizzare “maggiormente promozioni e sconti“. Le associazioni dei consumatori, che lamentano una discesa troppo lenta dei prezzi e non in linea con la riduzione messa a segno dal barile, non sono però soddisfatte. Anzi, il Codacons, secondo cui gli automobilisti continuano a pagare 4 euro in più del dovuto a pieno, ha annunciato che sta studiando una “mega-class action contro le compagnie“. Ieri il greggio, dopo un`apertura a New York, su quota 118 dollari, era risalito oltre i 120 dollari. Ma poi è sceso nuovamente, fino a 117,5 dollari grazie all`inaspettato aumento delle scorte di greggio Usa, salite a 296,9 milioni di barili, con un rialzo di 1,61 milioni di barili e contro le previsioni degli analisti, che avevano preventivato un calo di 200.000 barili. A spingere al ribasso le quotazioni anche il rafforzamento del dollaro nei confronti dell`euro, sceso sotto 1,54. Le quotazioni sono ormai lontane dal picco di 147,27 dollari dell`11 luglio, raggiunto dopo una corsa durata settimane che ha fatto bruciare record su record e lievitare il prezzo dei carburanti fino a un massimo di 1,56 euro al litro, tanto per la verde che per il gasolio. Dieci centesimi in più, per il diesel, rispetto al prezzo di riferimento che ieri Agip indicava ai propri gestori. Otto per la benzina, che nei distributori del Cane a sei zampe è scesa a 1,481 euro al litro. Per gli altri marchi, che pure hanno varato dei ribassi, i listini si aggirano su 1,48 euro per entrambi i carburanti, ma con scarti, più o meno lievi, tra verde e gasolio. Con il ritocco all`ingiù dei listini, che ha preso il via nel fine settimana e che ieri si è accentuato, a seguito del `taglio` deciso da Agip sul diesel, i prezzi di benzina e gasolio sono infatti tornati a diversificarsi, dopo che nei mesi scorsi il gasolio si era messo alla rincorsa della verde e negli ultimi due mesi i prezzi dei sue carburanti erano rimasti sempre allineati sullo stesso livello. I ribassi in atto sono però giudicati insufficienti dalle organizzazioni dei consumatori. Il petrolio è diminuito del 18,2% dall`11 luglio, mentre il prezzo finale dei carburanti “appena del 4,2%“, rileva il Codacons. Risultato: “un maggior esborso di 4 euro a pieno“. L`associazione sta affilando le armi per avviare a gennaio una class action contro le compagnie petrolifere. L`iniziativa, a cui potrà aderire la totalità degli automobilisti, punta a “far ottenere agli utenti la restituzione delle somme pagate in più“.

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