La circolazione a targhe alterne nelle grandi città, se da una parte rappresenta un palliativo alle grandi questioni dell’inquinamento atmosferico e della sempre più frequente emissione di polveri sottili che producono danni alla salute senza risolvere i problemi, dall’altra diventa uno strumento efficace per le compagnie di assicurazioni, che continuano a lucrare da questa ed altre ?manne? come la patente a punti, che ha prodotto una sostanziosa diminuzione degli incidenti pari al 18 per cento senza registrare l’analogo calo delle polizze rc auto, che avrebbe consentito un risparmio di 50-60 euro annuo a polizza.
Le odierne limitazioni alla circolazione delle automobili a Roma, Milano ed altri grandi centri nella seconda giornata di targhe alterne, bloccheranno milioni di cittadini le cui auto hanno l`ultimo numero di targa dispari a Roma, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00, interessando tutta l`area della fascia verde dove, nelle stesse ore, resteranno fermi anche auto non catalizzate e vecchi diesel. I motorini più inquinanti, invece, non potranno circolare nella ztl del centro storico. Via libera, invece, agli autoveicoli a trazione elettrica e ibrida, a quelli alimentati a gpl e metano e agli autoveicoli euro 4.
Mentre i mezzi pubblici di superficie e metropolitane che dovrebbero essere potenziati, continuano a marciare a rilento aggiungendo disagi ai quotidiani disservizi, le compagnie di assicurazioni festeggiano per la mancata circolazione forzosa di milioni di auto e moto, che a causa della minore incidentalità aggiunta al 18 per cento di sinistri per effetto della patente a punti, dovrebbe significare uno sconto di 50 euro in media a polizza incamerati dalle compagnie che si vanno ad aggiungere ai già lauti profitti: in una fase di congiuntura economica sfavorevole, soltanto le banche e le assicurazioni, facendo leva sui rincari tariffari, moltiplicano gli utili di bilancio.
Intesaconsumatori, sdegnata e scandalizzata dalle mancate riduzioni delle tariffe RC Auto pur solennemente promesse al Governo in occasione della ?legge truffa salvacompagnie?, si rivolgerà al Giudice di Pace per ottenere una decurtazione sulle tariffe RC Auto che può essere pagato anche con un allungamento della scadenza delle polizze per la mancata forzosa circolazione, ed una consistente riduzione delle polizze, pari a circa 50 euro cadauna, per effetto della patente a punti, che doveva produrre una diminuzione tariffaria incamerata dalle compagnie nei pingui bilanci.