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Taricco fra i testimoni del processo ai Cobas

Comparirà il 4 dicembre davanti ai giudici di primo grado del maxi-processo del latte Mino Taricco, assessore regionale all’Agricoltura nemico storico dei Cobas del latte, 56 dei quali sono imputati a Saluzzo per falso in bilancio, esercizio abusivo del credito, associazione a delinquere e truffa. Ieri mattina in aula, si è concluso il controesame della consulente nominata dalla Procura per districare il complesso artificio contabile che avrebbe permesso alle cooperative Savoia di raggirare la normativa europea delle quote. Secondo il pm Maurizio Ascione, che all’inizio aveva chiesto l’arresto cautelare di alcuni indagati (negato dal gip), gli splafonatori avrebbero messo in piedi un’organizzazione per garantire a mezzo migliaio di allevatori della provincia di Cuneo, torinesi e lombardi di raggirare le norme comunitarie. Con Taricco, a inizio dicembre, verranno ascoltati altri tre allevatori testimoni d’accusa. Prima, il 25 novembre, in tribunale sfileranno tre ex produttori e Roberto Arru, direttore dell’Associazione produttori latte del Piemonte, e da quest’anno dirigente della Piemonte Latte di Savigliano, cooperativa che è fra i principali accusatori dei Cobas, parte civile nel processo e a sua volta al centro di un’inchiesta dopo un esposto presentato dal leader dei dissidenti saluzzesi Antonino Bedino.  Parte lesa con Regione, ministero, Codacons anche altre organizzazioni agricole. Il presunto raggiro, scoperto al termine di un’indagine della Finanza di Saluzzo avviata nel 2004 dopo segnalazione dell’Ispettorato del lavoro di Cuneo, ammonta a 240 milioni di euro. Il processo si è aperto il 10 ottobre dello scorso anno. L’udienza preliminare si è chiusa mercoledì 7 febbraio 2007; mentre è del successivo 9 maggio il rinvio a giudizio di tutti gli indagati.
 

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