Tariffe RC auto ancora in aumento nelle città campione
Variazioni percentuali tariffe Rc auto per il periodo ottobre 2002 ? ottobre 2003 e per il periodo gennaio 2003 ? ottobre 2003 riferiti a un’automobile di 1300 cc per:
- Persona fisica di sesso maschile di 18 anni di età che si assicura per la prima volta con la formula bonus ? malus e con un massimale pari a quello minimo (già profilo A legge 5 marzo 2001 n. 57)
- Persona fisica di sesso maschile di 40 anni di età con la formula bonus ? malus e con un massimale pari a quello minimo (già profilo D legge 5 marzo 2001 n. 57)
I dati sono riferiti a 7 fra le principali compagnie, con una quota di mercato pari al 40% del totale, prendendo in considerazione 4 città campione: Milano, Roma, Napoli e Palermo.
In ragione d’anno, ottobre 2003 rispetto a ottobre 2002 le tariffe risultano tutte in aumento sia per il diciottenne che per il quarantenne.
Prendendo in considerazione la tariffa media calcolata tenendo conto della quota di mercato detenuta da ciascuna compagnia la situazione è la seguente:
- Milano: +13,8% per il diciottenne e +6,6% per il quarantenne
- Roma: +12,9% per il diciottenne e +5,9% per il quarantenne
- Napoli: +15,1% per il diciottenne e +6,9% per il quarantenne
- Palermo: +16,4% per il diciottenne e +6,9% per il quarantenne
Dall’inizio del 2003 (periodo compreso fra gennaio 2003 e ottobre 2003) le tariffe medie ponderate risultano in aumento eccetto che per la città di Roma ma solo con riferimento all’assicurato diciottenne.
- Milano: +11,1% per il diciottenne e +6,4% per il quarantenne
- Roma: stabile per il diciottenne e +5,9% per il quarantenne
- Napoli: +5,4% per il diciottenne e +6,6% per il quarantenne
- Palermo: +5,5% per il diciottenne e +7,2% per il quarantenne
I dati mostrano che il rincaro delle tariffe non accenna a fermarsi. Le tariffe, pur elevate delle classi giovanili, subiscono ulteriori aumenti, con la sola eccezione di Roma. Da questi dati, inoltre, l’Intesa dei Consumatori ottiene una clamorosa conferma della sua denuncia nei confronti dell’inefficacia dell’accordo firmato fra ANIA, Governo e alcune associazioni dei consumatori. Questo accordo, purtroppo, ha portato a un abbassamento dei controlli che ha causato ulteriori ingiustificati aumenti. Ancora di più, l’Intesa sarà fermissima nel chiedere una riduzione delle tariffe commisurata alla riduzione dei sinistri dovuta all’introduzione della patente a punti e che in media si tradurrebbe in un risparmio del 13% delle tariffe, percentuale che equivale a un risparmio di oltre 2 miliardi di euro, pari a 4 mila miliardi di vecchie lire. Se il Governo e l’ANIA vogliono affrontare questi problemi l’Intesa è disposta a sottoscrivere un serio accordo.
