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TELECAMERE SUI BUS OK, MA QUANDO SI FINIRA` DI CUOCERE NELLA METRO?








?Siamo d’accordo con l’installazione di telecamere sui bus di Roma, a patto ovviamente che venga rispettata la privacy dei passeggeri, ma crediamo che il trasporto pubblico romano abbia bisogno di ben altri interventi e di diversa natura!?

Questa la posizione del Codacons in merito alle ultime novità che riguardano i bus capitolini.

Prima ancora di installare telecamere sugli autobus ? prosegue il Codacons ? l’Atac e l’assessore alla mobilità del Comune di Roma dovrebbero preoccuparsi di migliorare le condizioni in cui viaggiano gli utenti romani, troppo spesso ai limiti della decenza.

Chi utilizza il trasporto pubblico sa bene cosa accade sulle metro d’estate, quando la temperatura supera i 40° C e l’aria diventa irrespirabile. Allo stesso modo conosce la ?tortura? che caratterizza alcune linee, sempre sovraffollate e sporche, e i ritardi con cui i bus arrivano alle fermate.

Una situazione aggravata dal fatto che dall’1 novembre, per usufruire di questi ?dis-servizi?, occorrerà sborsare 1 euro! Numerosissime le proteste dei cittadini romani che si sono rivolti al Codacons, al punto da spingere l’associazione a varare una nuova iniziativa: 50 ispettori del Codacons sparsi per la città fotograferanno le situazioni più critiche (bus affollati, vetture sporche, mezzi che partono in ritardo dai capolinea, ecc.) e denunceranno tutte le violazioni alle competenti autorità. Verranno inoltre individuate le ?linee della tortura?, quelle cioè che si caratterizzano per i ?tormenti? inflitti ai passeggeri, e contro di loro potrebbe addirittura essere avviata una campagna dell’associazione ?Non paghiamo il biglietto?, attraverso la quale si inviterà l’utente a non timbrare a bordo delle vetture ?impossibili? il ticket ordinario.

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