La banda di spioni Telecom disponeva ? a quanto si apprende – di un budget di 160 milioni all`anno, che qualcuno (si pensi in particolare ai revisori dei conti e alla società di revisione) doveva controllare prima di inserirlo in bilancio.
Ora i cittadini rivogliono indietro tali soldi e attraverso il Codacons hanno diffidato innanzitutto Guido Rossi a costituirsi parte civile per l’azienda o a restituire il denaro agli utenti, ma anche la società di revisione a risarcire adeguatamente i danni subiti dagli abbonati.
Il Codacons – cha ha organizzato una mega-azione per il recupero dei soldi spesi dalla Telecom nello spionaggio illegale (tutte le info sul sito www.codacons.it o al numero 892-007) ha inviato una missiva alla Procura della Repubblica di Roma nella quale sottolinea la necessità di indagare sulla correttezza del comportamento della società di revisione e dei revisori dei conti che non si sono accorti che una somma enorme come quella (160 mln di euro l’anno) veniva distratta per fini illegali.
Il Codacons infine, attraverso l’Avv. Claudio Coratella che ha ricevuto il mandato dell’associazione e di numerosi azionisti Telecom, ha chiesto – in base all’art. 391 nonies del Codice di procedura penale – la convocazione formale di Tronchetti Provera presso il proprio studio, nella qualità di persona informata sui fatti.