Da fonti ufficiose l’Intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) ha appreso che il Garante per le telecomunicazioni si stia apprestando a definire le nomine per il nuovo Consiglio Nazionale degli Utenti, scaduto alcuni mesi fa. L’organismo, ha funzioni consultive ma ha tra gli altri il compito di tutelare i diritti dei minori e degli utenti radiotelevisivi. La cosa strana è che, mentre la normativa in vigore prevede che possano essere rappresentate in Consiglio solo le associazioni che fanno parte del Consiglio Nazionale Consumatori Utenti, e quindi riconosciute sulla base alla legge 281 del 1998, e di fronte a candidature di ben 9 associazioni dei consumatori del CNCU, 5 sarebbero state misteriosamente escluse.
L`IntesaConsumtaori a tale proposito dichiara: ?non crediamo che la legge, nello spirito e nella forma, consenta molte interpretazioni. Le associazioni che possono accedere al Consiglio devono essere associazioni di tutela dei consumatori e degli utenti che abbiano una rappresentatività certificata e siano diffuse al livello nazionale. Eppure, tra le associazioni che rientrano perfettamente in questa fattispecie il Garante starebbe scegliendo, dividendo il buon grano degli amici dal loglio dei meno conosciuti. E si appresta evidentemente ad integrare i posti mancanti con associazioni che solo in senso più lato possono essere considerate di difesa e tutela dei consumatori e degli utenti. Quello in atto è un tentativo maldestro di violazione della legge da parte di un’autorità di garanzia. Se i fatti dovessero essere accertati, chiediamo le immediate dimissioni dei responsabili di queste scelte assurde e inconcludenti, perché non possono sicuramente garantire alcunché?.
Intesaconsumatori infine si dice pronta a ricorrere a tutte le sedi di giudizio per impedire che le leggi nazionali vengano violate dall’Autorità ? il cui compito è proprio quello di vigilare sul rispetto delle norme ? e una serie di denunce per abuso di atti di’ufficio.