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TELEFONIA: NASCE L`OSSERVATORIO SULLA CORRETTEZZA DEI GESTORI TELEFONICI






Il Codacons lancia oggi un nuovo strumento a tutela dei consumatori: l’Osservatorio sulla correttezza dei gestori telefonici. Sempre più numerosi infatti sono gli utenti che lamentano problemi e disservizi con le compagnie telefoniche ? afferma l’associazione ? Al primo posto tra le lamentele rientra senza dubbio l’attivazione di servizi non richiesti che, oltre ad essere una pratica fastidiosa, risulta onerosa per il consumatore, che spesso si ritrova in bolletta balzelli e spese varie per servizi che non ha mai desiderato né utilizzato.

L’associazione, tramite un apposito sportello telefonico che risponde dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 18 (06/3725809) darà info ai consumatori su come fare per difendersi e far valere i propri diritti.

Il Codacons ricorda che è possibile ricorrere (senza spese legali) contro le compagnie telefoniche presso il Corecom territorialmente competente: attraverso questo istituto l’associazione è riuscita a far ottenere in breve tempo a centinaia di utenti danneggiati dai gestori telefonici risarcimenti medi di 500 euro.

L’associazione diffonde infine un utile decalogo per tutti gli utenti della telefonia, con i consigli pratici su come difendersi dalle scorrettezze delle compagnie telefoniche:


1) No ai dati. Per telefono non date mai a nessuno i vostri dati personali. Nemmeno se vi dicono che è solo una proposta di abbonamento, un rapporto di attivazione fibra, che non è vincolante e che poi potrete decidere con calma, senza impegno. Finché non avete deciso, fate scena muta!


2) Il codice è mio e me lo tengo io. Mai, per nessuna ragione, date il vostro codice fiscale o il numero della carta d`identità.


3) Non firmate mai niente. Non dovete fidarvi di quello che vi dice l`operatore: conta solo quello che firmate! Anche se vi dicono che è solo una proposta di abbonamento in realtà è un contratto che si perfeziona, solitamente, al momento dell`attivazione del servizio.


4) In casa no! Non accettate di ricevere persone in casa perché vi illustrino offerte vantaggiose. Se siete realmente interessati all`offerta verificatela sui siti internet dell`azienda o leggete la relativa pubblicità.


5) Fregatura in agguato. Attenti ai servizi offerti gratuitamente. Spesso, senza alcun preavviso, diventano improvvisamente a pagamento e la disattivazione smette di essere gratuita.


6) Protestate. E se vi ritrovate abbonati non richiesti? Inviate una lettera di protesta all`indirizzo: Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Dipartimento Vigilanza e Controllo, Centro Direzionale ? Isola 5, 80143 Napoli. Potete anche compilare l`apposito modulo (modulo D) che trovate sul sito www.agcom.it (si può inviare via fax allo 081/7507636).


7) Cura: il diritto di recesso. Esercitate sempre il diritto di ripensamento inviando una raccomandata a/r. Fatelo anche se l`operatore telefonico vi dice che ha già provveduto lui a disdire o che è sufficiente un fax. Sembra assurdo dover dichiarare di averci ripensato quando quel servizio non l`avete mai voluto in vita vostra, ma è il metodo migliore per uscire dal labirinto. Prima spedite la raccomandata e meglio è. Il decreto legislativo n. 185/99, che regolamenta le vendite a distanza, consente al consumatore di poter cambiare idea entro 10 giorni lavorativi dalla conclusione del contratto.


8) Lettere di protesta. Quando inviate una lettera di protesta alla compagnia mandatela per conoscenza anche al Codacons e all`Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Dipartimento Vigilanza e Controllo, Centro Direzionale ? Isola 5, 80143 Napoli. Vedrete che saranno più solleciti nella risposta.


9) Tentativo di conciliazione. Se il problema non è stato risolto e continuate a vedere in bolletta l`addebito per un servizio che non avete mai chiesto, prima di procedere con la causa è obbligatorio, per legge, un tentativo di conciliazione. Rivolgetevi al Codacons o all`Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, compilando i moduli per promuovere il tentativo di conciliazione dinanzi ai Corecom (formulario UG). I moduli li trovate sul sito www.agcom.it. Se non esiste il Corecom nella vostra Regione, potete contattare la Camera di Commercio.


10) Le vie legali. Se il tentativo di conciliazione non serve (solitamente le compagnie telefoniche non si presentano neanche), è ora di rivolgervi ad un giudice di pace per chiedere i danni (fino a 516,46 euro potete farlo anche senza un avvocato).




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