I rincari di Tim e Vodafone Probabilmente sarà uno dei primi rincari della raffica preannunciata per l`autunno, ma questa volta scatterà solo per una parte, anche se nutrita, di consumatori. Aumento di costo di tre centesimi al minuto per dieci profili tariffari a partire da martedì, ha preannunciato Tim ai propri clienti. Dal primo ottobre toccherà al “parco“ Vodafone (scatto alla risposta di 16 centesimi). L`altro ieri l`autorità per le telecomunicazioni ha diffidato le due società dall`applicazione dei nuovi listini: ai clienti deve essere garantita una informativa trasparente (qualcosa di più quindi rispetto al messaggio inviato per sms) e il riconoscimento del diritto di recesso senza penali. Entrambe le società dicono di aver già ottemperato alle richieste dell`Agcom (Autorità per la garanzia nelle telecomunicazioni). Chi vorrà recedere potrà quindi farlo senza oneri e mantenendo il credito residuo. “La procedura da seguire per cautelarsi – spiega Bruno Barbieri, presidente regionale e vicepresidente nazionale del Codacons – può consistere nello spedire una lettera alla sede nazionale delle società oppure un messaggino di risposta – se è possibile – a quello inviato da Tim o Vodafone, in cui si invita l`impresa ad uniformarsi alle direttive imposte dal garante delle comunicazioni“. Il presidente dell`associazione, Carlo Rienzi, venerdì aveva chiesto il blocco degli adeguamenti tariffari. La cosa importante da ricordare, per chi ha deciso di guardarsi intorno, è che in caso di recesso questo possa avvenire senza oneri aggiuntivi, mantenendo il credito residuo e, se lo si desidera, anche il numero telefonico.