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TERREMOTI: DENUNCIA PER STRAGE E CONCORSO IN OMICIDIO COLPOSO






Dopo la denuncia del Centro comune di ricerca dell’Ue (CCR) di Ispra interviene il Codacons. I rapporti in possesso degli organismi di sorveglianza terrestre e marina basati negli Usa erano disponibili in tempo per avvertire lo Sri Lanka, le Maldive e forse anche la Thailandia dell`arrivo dello tsunami – afferma uno studio del CCR – ma le strutture in questione, pur avendo rilevato in tempo reale il terremoto del 26 dicembre e avendo a disposizione tutti gli elementi per prevedere il disastro e lanciare un allarme alle autorità competenti, non hanno saputo indirizzare le informazioni nella direzione giusta, o le hanno sostanzialmente sottovalutate.

Per questo il Codacons si è rivolto alla Procura della Repubblica di Roma e alle Procure di Udine, Milano, Brescia, Bergamo, Genova, Venezia e Varese (città di residenza di alcune delle vittime italiane del maremoto in Asia i cui nomi sono stati resi noti dalla Farnesina) chiedendo di accertare, nei confronti dei responsabili, i reati di concorso in strage e concorso in omicidio colposo. La magistratura italiana ? fa sapere l’associazione – procede anche per i reati commessi all’estero sia ai danni di italiani che di stranieri.

L’apertura delle indagini da parte delle autorità giudiziarie ? afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ? apre la strada ai megarisarcimenti che le famiglie delle vittime potranno chiedere nei confronti di chi era a conoscenza dell’arrivo dello tsunami e ha omesso di avvertire le autorità competenti e lanciare il doveroso allarme.

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