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TERREMOTO: LE DICHIARAZIONI DI IERI DI BERTOLASO FINISCONO IN PROCURA






Ieri notte, alle ore 23,50, il responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso, nel corso della trasmissione televisiva Speciale Tg1, su RaiUno ha lanciato un`accusa nei confronti dei tour operator che, se risultasse vera, sarebbe di una gravità inaudita. In pratica alcuni operator starebbero “ciurlando nel manico“ e non starebbero facendo arrivare gli aerei nelle zone terremotate, pur potendo farlo, nella speranza che lo Stato provveda direttamente al trasporto, risparmiando così i soldi del viaggio di ritorno. L`accusa riguarderebbe i turisti non coinvolti nel maremoto e che debbono ritornare secondo quanto normalmente previsto dal pacchetto turistico. L`Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) presenterà domani mattina un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo di interrogare Bertolaso e di verificare l`autenticità delle sue dichiarazioni. Se corrispondessero al vero potrebbe scattare l`ipotesi di reato di truffa aggravata, estorsione e violenza privata a danno dei tour operator coinvolti.

Dopo i gravissimi fatti che hanno colpito il Sud ? Est asiatico, si rende necessario informare i turisti che avevano acquistato soggiorni nelle zone colpite dal maremoto dei loro diritti, che non sempre vengono rispettati dai Tour operator, nonostante le rassicurazioni fornite dalle principali Associazioni di categoria. Riteniamo doveroso, come Associazione dei consumatori, rivolgere un preliminare invito al Governo affinché vieti le partenze a scopi turistici in tutta la zona interessata, risolvendo così il delicato problema dei rapporti tra operatori turistici e consumatori interessati, tutelando al contempo l’incolumità dei concittadini che fortunatamente non si trovavano ancora in quelle località, nonché la salute pubblica, alla luce dell’insorgere di possibili emergenze sanitarie.

In relazione ai diritti dei singoli consumatori, facciamo presente che:


· Chi aveva acquistato un pacchetto per le zone nelle quali la Farnesina sconsiglia caldamente qualunque viaggio (si trovano sul sito www.viaggiaresicuri.mae.aci.it) e la partenza fosse prevista entro i primi giorni del 2005, può legittimamente recedere dal contratto senza il pagamento di alcuna penale, salvo che preferisca accettare una proposta alternativa eventualmente offerta dal Tour operator (art. 13 d. lgs. n. 111 del 1995). Ovviamente questo discorso vale sia per le zone direttamente interessate dal maremoto che per le altre aree degli stessi Paesi non toccate dall’evento (si pensi all’India settentrionale o all’entroterra della Thailandia), considerato l`allarme epidemie lanciato sia dall`Istituto Superiore di Sanità e dall`O.M.S..

· Chi deve partire in un periodo successivo è bene che tenga monitorato il sito ? o contatti frequentemente gli uffici – della Farnesina per tenersi al corrente dell’evoluzione della situazione (il Ministero degli Esteri è l’unica autorità ufficiale in tal senso). Se la situazione dovesse restare uguale ? o peggiorare ? questi consumatori sono sempre in tempo a recedere in un momento successivo senza pagare alcuna penale e facendosi restituire quanto eventualmente anticipato.

· Per chi avesse acquistato il solo volo, qualora la destinazione finale riportata sul biglietto riguardi una delle località colpita dal sisma, è possibile in linea generale risolvere il contratto di trasporto sulla base di quanto previsto dal codice della navigazione (artt. 402, 403).

· Per tutte queste ipotesi, è necessario formalizzare la propria intenzione attraverso raccomandata A/R da inviare al più presto, meglio se anticipandola via fax, al tour operator o alla compagnia aerea, ed all’agenzia venditrice, manifestando la volontà di risolvere il contratto alla luce degli eventi imprevedibili ed inevitabili occorsi.

· I moduli per le richieste di rimborso da inoltrare ai Tour Operator sono disponibili e scaricabili sui siti delle quattro associazioni.





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