Si apprende oggi della proposta del Ministro dell’Interno Scajola di introdurre un ticket per la sicurezza dei voli. L’importo di questa tassa sarebbe di 4,5 euro annuali a passeggero e lo scopo sarebbe quello di reperire i 148 milioni di euro necessari per incrementare di 1.100 unità il personale dei vigili del fuoco e adeguare il parco dei mezzi speciali antincendio negli aeroporti.
Il Ministro ha aggiunto che il tributo non sarà a carico del contribuente in genere ma esclusivamente su chi utilizza il servizio. Il CODACONS si oppone al ticket proposto da Scajola e ricorda che la tassa per la sicurezza dei voli esiste già da alcuni anni, venne introdotta con apposito decreto e contro la stessa il CODACONS intervenne presentando ricorso al TAR. Tale tassa non fu mai tolta dal sistema.
Il rischio, sostiene l’associazione, è quello che il ticket si trasformi in un aumento del prezzo dei biglietti aerei, ricadendo di fatto sul consumatore.
Il CODACONS ricorda inoltre che le tariffe aeree, in Italia, risultano essere le più alte d’Europa. Non è questa la via da percorrere per garantire la sicurezza dei trasporti aerei, sostiene l’associazione.
A questo punto il Governo, che aveva promesso ?niente tasse?, sta venendo meno ai suoi impegni. E provocatoriamente il CODACONS lancia una proposta: perché non introdurre un ticket anche per l’attraversamento sicuro della carreggiata fuori dalle strisce pedonali, oppure un ticket sul pedaggio autostradale finalizzato alla percorrenza sicura delle tratte in caso di nebbia, o ancora un ticket per l’uso dell’ascensore non conforme alle disposizioni comunitarie, un ticket per garantire la sicurezza nelle scuole non munite di scale antincendio, uno per navigare in internet senza rischio virus?ecc.