Non era bastata alla Tirrenia l’avventura del Luglio scorso quando il “traghettoâ€, e le virgolette sono d’obbligo, Toscana, aveva impiegato 35 ore per collegare Cagliari a Palermo, accumulando ben 22 ore di ritardo, e il motivo era sempre lo stesso: guasto tecnico.
In tale frangente erano stati denunciati problemi ai servizi igienici ( gli scarichi della nave si erano intasati e hanno provocato il reflusso di feci e liquami nei water), nonché assenza di cibo e acqua.
Non paga, la Tirrenia ci prova di nuovo, utilizzando per la lunga tratta Genova-Olbia- Arbatax una autentica carretta del mare, la Toscana; poco importa se i viaggiatori accumulano ritardi, se gli autotrasportatori sono costretti a pagare le conseguenze della consegna in ritardo delle merci, e se i passeggeri diretti ad Arbatax sono costretti a scendere ad Olbia, e ad affrontare un fantomatico viaggio in autobus. Già il Codacons era intervenuto in occasione dell’avventura del luglio scorso, e aveva quantificato i danni per ciascun passeggero per un equivalente di e 10.000€ a persona, per un totale di 4,7 milioni di €.
Ma non è tutto!!
Viaggiare con le confortevoli navi Bithia, Janas, Athara, zecche e cimici a parte, ha un costo: peccato che lo stesso costo debba sopportarlo anche chi viaggia con la a dir poco fatiscente Toscana!!
Sono indecenti le condizioni che i sardi, e non solo, sono costretti a sopportare per raggiungere il continente, o per tornare a casa, motivo per cui il Codacons presenterà nei prossimi giorni un esposto al Ministero dei Trasporti e alla stessa Tirrenia, per far in modo che le vecchie carrette del mare, di cui sempre più spesso si serve la compagnia di navigazione, non solchino più i nostri mari, al fine di garantire a tutti i passeggeri quegli standard di sicurezza minimi consoni ad un Paese come l’Italia.
Intanto, chi ritiene di aver subito dei danni dalla Tirrenia in merito agli eventi sopra descritti, può rivolgersi al Codacons per il risarcimento del danno, chiamando lo 0782.692.632, o presentandosi direttamente allo sportello in via Mameli 22, Tortolì.