Treni/ Codacons: troppi ritardi,Trenitalia indennizzi passeggeri
Il Codacons scende in campo contro le ferrovie: troppi ritardi e soppressioni dei treni, denuncia chiedendo a Trenitalia indennizzi per i passeggeri, a fronte di tariffe altissime, per le quali annuncia il ricorso al Tar. L’associazione parla di "un vero disastro" sulla rete ferroviaria "appena cade una pioggia superiore alla media". Partendo dai pendolari, l’associazione dei consumatori denuncia il caso di 400 passeggeri diretti a Velletri e "costretti" a scendere a Ciampino: "Martedì scorso bloccata per un’ora la linea Roma-Velletri senza alcuna spiegazione". Così il Codacons chiede oggi a Trenitalia di "indennizzare i passeggeri subito con almeno un abbonamento mensile gratuito". In caso contrario l’associazione invita i pendolari a contattare il Codacons per agire davanti al giudice di pace per i danni da ritardo. Secondo capitolo ‘l’alta velocità’: "Oggi i passeggeri denunciano che la tratta da Torino a Milano dal primo novembre passerà da 208 euro – abbonamento mensile – a 350 euro prenotando i posti, come se su quei treni si potesse viaggiare in piedi", sottolinea l’associazione in una nota. "Ossia – prosegue il Codacons – si contrabbanda un servizio, la prenotazione del posto, come aggiuntivo da far pagare, mentre il contratto di trasporto prevede l’obbligo nel prezzo di fornire sempre anche il posto a sedere. Su questo aumento il Codacons annuncia un ricorso al Tar". Infine, sottolinea il Codacons, nonostante "la multa irrisoria dell’Antitrust" irrogata nei giorni scorsi a Trenitalia proprio per le modalità di rimborso, oggi è partito un nuovo esposto del Codacons su questo fronte. "Trenitalia – denuncia l’associazione – se un treno Eurostar arriva da Roma a Bologna con 35 minuti di ritardo e tu perdi la coincidenza da Bologna a Rimini non ti rimborsa il secondo biglietto perché non è stato emesso insieme al primo". Il Codacons contesta infine la vendita da parte di Trenitalia di posti in piedi su alcune tipologie di treno: "intollerabile vendere biglietti che non garantiscono un posto a sedere ai passeggeri, sia sul piano contrattualistico che su quello della sicurezza".
