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Treni sotto processo. Giudici i pendolari

Adesso la parola passa ai pendolari. Quelli che da anni subiscono i disagi, sopportnao i ritardi, gonfiano di messaggi e proteste i siti delle ferrovie e la «Bacheca del pendolare» della Piemonte. Da questa mattina e sino a fine novembre scatta la «Customer satisfation», operazione che vuole tastare il polso sul campo, anzi sulle carrozze, per accertare il tasso di gradimento dei viaggiatori.  L’iniziativa è frutto di un protocollo d’intesa tra Regione e Associazioni consumatori utenti,. Adiconsum, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (Adoc), Associazione difesa utenti bancari e finanziari (Adusbef), Associazione consumatori Piemonte, Codacons e Movimento Consumatori Piemonte la «Customer Satisfation» sarà svolta dai rappresetnanti di sette dei nuovi organismi che hanno aderito all’accordo attraverso un questionario. Le interviste saranno sottoposte ai viaggiatori dal lunedì al venerdì nelle fasce pendolari (6-8,30, 12-14,30), 17-19,30) su sette direttrici: Torino-Cuneo, Torino-Alessandria, Torino-Bardonecchia, Torino-Savona, Santhià-Biella-Novara, Torino-Milano, Torino-Pinerolo. Tutti i dati, elaborati dalle associazioni, saranno consegnati alla Regione entro fine anno. Un’indagine sulla qualità, per avere il polso della situazione «dal punto di vista degli utenti», ma anche di tracciare un quadro delle caratteristiche dello spostamento dei viaggiatori piemontesi. Ed è la prima volta che l’indagine viene affidata alle associazioni dei consumatori, come dire direttamente ai rappresentanti di coloro che ogni giorno sono a contatto con i problemi: ritardi, mancanza di pulizia, carenza di personale e di corse. «L’accordo – dice l’assessore regionale ai trasporti, Daniele Borioli – va inserito in un quadro di azioni che in questi anni stiamo portando avanti su diversi fronti con l’obiettivo di migliroare il trasporto ferroviario: gli ispettori, il forum dei pendolari e ora l’iniziativa con i consumatori per avere il termometro delle problematiche dell’utenza e sapere quali elementi sono giudicati in modo più critico». Il grido di dolore del pendolare parte da lontano, tocca tutto il Piemonte e ha alcuni nodi cruciali, come la tratta Cuneo-Torino. Oppure la Novara-Milano, già incasellata dalle statistiche come «maglia nera» delle linee ferroviarie itlaiane.
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