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Tributi al Consorzio Volturno: il Codacons sul piede di guerra









Il Codacons scende in campo contro i tributi da versare al Consorzio del Volturno. E dice “basta“ a quella che definisce una “vera e propria denegata giustizia!“. Sulla pioggia di notifiche delle cartelle esattoriali per il tributo del Consorzio di Bonifica del Volturno, il Codacons è pronto a dare battaglia con un incontro pubblico in uno dei Comuni del litorale domizio, che si svolgerà tra qualche giorno. “Stavolta – afferma Maurizio Gallicola, presidente provinciale dell`associazione dei consumatori – la nostra battaglia dovrà essere più ampia e definitiva. I contribuenti non possono essere costretti ogni anno a fare ricorso, il Consorzio deve essere condannato a pagare le spese, così sarà costretto a riformulare e a precisare la sua azione esattiva“. Lo scorso fine settimana la sede del Codacons si è affollata di contribuenti e commercialisti del litorale domizio, la zona più “vessata“ dal Consorzio.
“Si tratta di vera e propria denegata giustizia – denuncia il presidente Gallicola – ogni anno si ripete questa pioggia di notifiche. Ne ho qui sulla scrivania decine, da 150 a oltre 1.500 euro l`una. Ma ce ne sono anche da 25 e 30 euro. Il contribuente è costretto a scegliere di pagare subito senza continuare ad arrabbiarsi e a chiedersi il perchè di questa ingiustizia. E senza iniziare il lungo iter di un ricorso alla commissione tributaria, cominciando a spendere trenta euro solo per le due marche da bollo necessarie“.
Per Gallicola “il tributo dovrebbe essere applicabile solo al proprietario di fondi e non anche ai proprietari di immobili inclusi nel perimetro del comprensorio – afferma – la cui definizione peraltro non è chiara o almeno non ampiamente nota“. Quest`ultima pretesa del Consorzio è per la Codacons “inammissibile, perchè non ci si può basare solo sulla proprietà degli immobili“. “Le presunte opere di bonifica – aggiunge il presidente – dovrebbero configurare un vantaggio diretto e specifico, che dovrebbe tradursi automaticamente in una superiore qualità del fondo. Il Consorzio non specifica se e quando queste opere sono state effettuate. Eppure proprio al Consorzio spetta l`onere di provare documentalmente i benefici, elementi costituivi e imperscindibili della pretesa. Ma poi non vengono specificati i criteri di calcolo del tributo. Legittime, a questo punto, sono le perplessità sulle modalità di quantificazione del tributo“. Ora il Codacons di Caserta, insieme a contribuenti e professionisti del litorale domizio, è pronto a dare battaglia in ogni sede. “A giorni organizzeremo — conclude Gallicola – un incontro pubblico per definire le azioni di contrasto all`attività esattiva del Consorzio“.



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