Abbiamo ricevuto in questi giorni diverse lamentele da parte di consumatori che hanno incrociato auto blu che viaggiavano a sirena spiegata. Il più arrabbiato è un signore che stava tornando a casa, verso Lecco, e al primo semaforo di Monza (andando da Milano verso Lecco, dopo lo svincolo della tangenziale ed il cavalcavia), semaforo sempre intasato, ha sentito una sirena. Le auto in coda, non vedendo il veicolo in arrivo e pensando ad un`autoambulanza con ferito grave a bordo, hanno fatto di tutto per liberare almeno una corsia. Impresa difficile considerato che in quel tratto le quattro corsie sono sempre ingorgate, specie verso le ore 18. Così almeno cento metri di auto sono salite sul marciapiede pur di salvare una vita umana. Immaginatevi lo stupore generale quando i probi automobilisti hanno visto che si trattava di un`auto blu che aveva fretta. Il consumatore non ha preso il numero di targa dell`auto blu in questione. Non è possibile, quindi, verificare se vi fosse effettiva urgenza in quella circostanza. Dubitiamo, però, che fosse tanto urgente quanto salvare una persona in fin di vita. Solo nella settimana scorsa, alla sede di Milano del Codacons, abbiamo ricevuto tre segnalazioni per proteste di questo tipo.
L`art. 177 del codice della strada, che regolamenta la materia, è troppo generico e richiederebbe qualche dettaglio ulteriore. L`uso del dispositivo acustico supplementare di allarme e, qualora i veicoli ne siano muniti, anche del dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu è consentito solo per l`espletamento di servizi urgenti di istituto. Ma cosa si intende per servizi urgenti? L`art. 177 prescrive che i conducenti di questi veicoli, pur se non obbligati a rispettare il codice, debbono guidare “nel rispetto comunque delle regole di comune prudenza e diligenza“. Forse sarebbe il caso di aggiungere anche il concetto di senso di responsabilità e della misura.