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TROVATA LA SOLUZIONE AL PROBLEMA DEL CARO TARIFFE RCAUTO

Sai
Sembra l’uovo di Colombo: per risparmiare sulle polizze RCAuto, a parte la necessità di blocco temporaneo delle tariffe almeno fino all’insediamento del nuovo Parlamento, basta che il Ministero dell’Industria insieme con le associazioni di consumatori , utilizzando i 700 miliardi della megamulta dell’antitrust, istituisca una società di servizi intermediaria che faccia gare di appalto per interi blocchi di contratti. Ossia se questa società chiede alle compagnie, anche straniere, di fare una tariffa per tutti gli assicurati della città di Napoli del I° profilo, o per 100.000 di loro, o semplicemente per 300.000 persone (supponiamo tutti gli iscritti alle associazioni di consumatori) riuscirà sicuramente a spuntare un prezzo inferiore a quello di mercato anche della metà. Infatti la compagnia vincitrice ha interesse ad acquisire, specie se nuova o straniera, un elevato numero di clienti anche a condizioni agevolate.
E’ lo stesso semplice sistema delle convenzioni già in atto per cui i Magistrati, i dipendenti della corte dei conti, gli avvocati, i commercianti, ecc. godono di trattamenti particolari nei contratti bancari o assicurativi in base a convenzioni collettive. Una volta spuntato un prezzo di favore la società di servizi piazzerà le polizze ai consumatori che vogliono risparmiare e cambiare compagnia. Gli appalti dovranno prevedere contratti almeno triennali aggiornati nel premio automaticamente secondo il tasso di inflazione (come avviene per gli affitti). Se necessario si può anche fare una legge o un decreto legge per attuare immediatamente questo semplicissimo sistema che consente , se le compagnie non vengono verso la concorrenza che la concorrenza vada verso di loro?Ma intanto infuria la polemica sui dati.
Il CODACONS è riuscito ad avere i dati disaggregati delle quote di mercato delle prime 10 compagnie (che coprono il 75% del mercato totale) ed ha scoperto la truffa: in media per assicurarsi, anche cambiando compagnia, si dovrà pagare il 17% in più (dieci volte più del tasso di inflazione). Ecco i dati:


La tabella riporta le quote di mercato, calcolate sulla base della raccolta 1998, avendo a riferimento i primi dieci gruppi secondo la struttura di controllo del 1998.


quota di mercato dei primi dieci gruppi (dati 1998)







































































CVT RCA
SAI 14,04 Allianz-RAS 16,41
Allianz-RAS 13,67 SAI 10,34
Fondiaria 9,35 Fondiaria 8,60
Fiat-Toro 8,25 INA(1) 8,00
Generali 6,63 Generali 7,64
Primi cinque
gruppi
51,94 Primi cinque gruppi 50,98
INA(1) 5,68 Fiat-Toro 6,80
Winterthur 4,97 Winterthur 4,74
Reale Mutua 4,69 Reale Mutua 4,39
AXA 4,08 Unipol 4,02
Unipol 3,84 AXA 4,00
Primi dieci gruppi 75,20 Primi dieci gruppi 74,94(1)




























































PROFILO PRIMO SECONDO TERZO
Sai 0 20 21
Allianz RAS 15 0 0
Fondiaria 18 12 12
Fiat Toro 26 15 10
Generali 4 11 10
Winterterthur 20 60 16
Reale Mutua 18 10 10
Axa 28 16 17
Unipol 3 5 5



Aumento complessivo= 16,25% 18,25% 13,125%

Complessivo Totale: 17%


Si intende facilmente dai dati suesposti che la stragrande maggioranza dei cittadini sarà costretta ha concludere polizze con premi dieci volte superiori all’inflazione attuale con la prime dieci compagnie assicuratrici che da sole coprono il 75% del mercato..

Quanto poi alla ingerenza della UE nelle decisioni politiche italiane è chiaro che una procedura d’infrazione contro un eventuale blocco dei prezzi non avrebbe fondamento non potendo la Commissione appellarsi a principi della concorrenza per un mercato, quale quello assicurativo, che è tutto tranne che concorrenziale.

L’invito del sig. Bolkestein a rivolgersi a compagnie straniere (proprio quelle che hanno fatto aumenti più consistenti?!!) è una presa in giro. Sarebbe opportuno che chi ci governa a livello comunitario, sia più rispettoso del principio di sussidiarietà e della sovranità degli Stati membri, e soprattutto che si limitasse a parlare solo con piena conoscenza dei fatti.

Il CODACONS non può fare a meno di sottolineare il fatto che l’intervento della UE si sia limitato al caso delle rcauto, e non ci sia stato invece per la questione della legge sull’editoria. Sempre di blocchi si tratta!!! Qualcuno potrebbe pensare che l’assenza dell’intervento della UE sia dovuto al fatto che, nel secondo caso, il blocco degli sconti andava a favore dell’industria dell’editoria e a sfavore della concorrenza.

Il CODACONS propone inoltre alle altra associazioni dei consumatori e al Ministro Letta di arrivare all’individuazione di dati certi che consentano agli abitanti di Napoli, Salerno e Palermo di scegliere quale sia la compagnia di assicurazione più conveniente e trasparente, in modo da evitare loro di sborsare cifre 8 volte superiori all’inflazione.

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