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Truccati gli appalti dei semafori, i consumatori: controllare le multe

Un gruppo di imprenditori, aiutati da una lobby di comandanti dei vigili disseminati su vari comuni, aveva creato un cartello: tutti gli appalti per la fornitura per la rilevazione elettronica delle multe ai semafori dovevano finire a loro e ai loro amici. In tutt’Italia. Da Segrate ad Alghero, da Vetralla, in provincia di Viterbo, a Fragneto Monforte, nel Beneventano. Ventinove comuni su cui indaga la Guardia di finanza di Milano, che ieri ha arrestato, su richiesta del pm Alfredo Robledo e su ordine del gip Andrea Ghinetti, i quattro presunti "vertici" di questa "cupola" delle contravvenzioni per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta: in carcere Raoul Cairoli, 38 anni, amministratore della Citiesse, la società di Rovellasca, nel Comasco, che distribuiva in esclusiva per l’Italia le apparecchiature T-Red, prodotte dalla Scae, il cui direttore commerciale, Giuseppe Astorri, 51 anni, è ai domiciliari con altri due imprenditori, il toscano Simone Zari, 43 anni, e Antonino Tysserand, di Orvieto. Esultano i consumatori. Per il Codacons, i prefetti dovranno "provvedere ad annullare le multe e a far ridare i soldi agli automobilisti". Racconta al pm, il 18 febbraio, Stefano Papalia, comandante della polizia locale di Paullo: "Il settore è da anni teatro di gravi episodi delittuosi… Un giro d’affari rilevante: le amministrazioni comunali, in caso di noleggio, corrispondono compensi su base percentuale rispetto a quanto incassato per le infrazioni rilevate. E numerose aziende si sono organizzate in modo da pilotare le gare". Le ditte si accordano in anticipo sulle offerte. I comuni invitano società che si occupano della gestione dei cimiteri, come a Certaldo, nel Fiorentino. I comandanti dei vigili scrivono bandi su misura: a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara, "le apparecchiature dovranno funzionare senza dover effettuare tagli sul manto stradale", proprio come i T-Red. Grande è lo spreco di denaro: "Perché spendere di più per noleggiare un rilevatore di velocità, se lo si può comprare a molto meno?" chiede una ditta. Per l’avvocato Giammarco Brenelli gli indizi sono "labilissimi".

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